Sergio Canneto

00/00/1977

Sergio Canneto


Filmografia dal 2000:
in produzione » corto Da qui non si Vede il Mare: regia
in produzione » corto La Stanza di Melchior: regia
in produzione » doc Oh, Italia: regia
2021 » doc Rock'n'Roll is a State of the Soul: regia, montaggio, Operatore di Ripresa
2014 » medio Il 5 Aprile Mi Uccido: regia, soggetto, sceneggiatura, montaggio, scenografia, produttore

Biografia:
Nato nel 1977 vivo e lavoro a Senigallia. Dopo gli studi liceali frequento lʼuniversità di legge. In ambito cinematografico mi formo come autodidatta. Nel 2005 mi avvicino al cinema di Bruno Dumont e Eyal Sivan, frequentando workshops condotti dagli stessi registi. Dal 2006 mi dedico allʼinsegnamento. Ho insegnato Regia Cinematografica, Teoria e Tecnica del documentario e Storia del Cinema al SAE Institute (Scuola Superiore di Alta Formazione Audio-Video) di Milano. Dal 2007 al 2012 come professore a contratto presso lʼUniversità di Urbino, nella facoltà di Sociologia, laurea specialistica EDITIS. Attualmente tengo il corso di “Operatore di ripresa video” alla scuola di cinema di Bologna “Rosencrantz e Guildenstern”. Dal 2007 insieme ad un circolo di cinema curo la programmazione della sala cinematografica comunale Piccola Fenice di Senigallia. Nel 2012 sono stato selezionato alla Summer Accademy del 65° Festival di Locarno. Il mio approccio alla regia cinematografica avviene nel 2005 con il cortometraggio “La speranza”. Un vero e proprio studio sullʼattore protagonista, sui movimenti del suo corpo, sui suoi silenzi e sulla sua interazione con lo spazio e sul ritmo della sequenza delle immagini. Nel 2007 ho realizzato il cortometraggio “Impressioni di metà secolo”. Questa volta il mio interesse si è soffermato sullo spazio e sul tempo dellʼinquadratura, sulla sua composizione e sulla gestione del suo ritmo interno. Nel 2008 ho avuto lʼopportunità di documentare un festival di teatro sperimentale. Ho deciso di tentare un esperimento di creazione di un prodotto autonomo che sfruttasse gli spettacoli presentati al festival attraverso immagini e suoni liberamente associati, guidati da suggestioni ed emozioni personali che in qualche modo hanno riscritto lʼevento. Si tratta di “Composizione 31”. Nel 2009 ancora un documentario, questa volta storico, sulla città dove sono nato, Senigallia, e sullʼindustria dellʼamianto che lì per anni ha operato. “Sacelit- Italcementi. Senigallia” ricompone la memoria storica della città in un continuo scontro tra memoria diretta e indiretta, tra passato e presente. Nel 2010 sono tornato al cinema di finzione con un piccolo lavoro in super 8mm, “Appunti per una storia dʼamore”, nel tentativo di epurare dalla finta emotività 7 recitativa i gesti, le azioni e le parole. Uno studio sullʼamore e sul dolore fatto di immagini e suoni e non di espressioni e discorsi. Nel 2012 dopo questi lavori di studio e ricerca, giro a Parigi il mediometraggio “Le 5 avril je me tue” (“Il 5 aprile mi uccido”) che considero la prima tappa del mio percorso di regista. Attualmente sto lavorando alla preproduzione del mio primo lungometraggio, prodotto da Gianluca Arcopinto e basato su una sceneggiatura originale da me scritta.
(ultima modifica: 16/01/2014)



Premi e nomination