Nasce ad Ajaccio in Corsica, il 28 aprile 1930. Produttore, regista e scrittore, passa l’infanzia a Toulon. La famiglia si trasferisce dopo
la guerra e nel 1955 si diploma al Politecnico. Appassionato di cinema comincia a collaborare ai Cahiers du Cinema e alla Revue du Cinema. I suoi registi preferiti sono Jean Gremillon, Robert Bresson e Max Ophuls. Nel 1961 gira il suo primo film, Let petits drames con Michel Piccoli ma per un incidente la pellicola viene distrutta e del film rimangono solo una piccola sequenz...visualizza tuttoza e un’intervista al regista in un cinegiornale d’epoca. Siamo in piena nouvelle vague. Nel 1963 produce il primo cortometraggio di Jean Eustache, La soirée. Prima del secondo lungometraggio del 1965, Les ruses du diable, realizza soltanto due cortometraggi: Les roses de la vie (1962) et Le recit de Rebecca (1964). Les ruses du diable viene molto amato dal giovane Francois Truffaut che lo vede come l’unico erede di Jean Renoir. Passano 7 anni pieni di cortometraggi e televisione prima che realizzi L’etrangleur (1972) con Jacques Perrin che lui ha amato nei film di Valerio Zurlini, La ragazza con la valigia e Cronaca familiare. Il film è un thriller psicologico su un serial killer ma che mostra anche la morbosità del giornalismo e della televisione nei confronti del crimine. Dopo un documentario sullo scrittore Albert Camus gira un film in bianco e nero in 16 mm con una grande recitazione a tratti improvvisata di due attrici. Il film del 1974 Femmes Femmes viene presentato a Venezia all’interno di una retrospettiva su Vecchiali. Il primo film “anche cantato” di Vecchiali, non a caso Paul diventa amico di Jacques Demi, il grande regista marito di Agnes Varda. La critica diserta i biografia suoi film durante il festival fino a che un altro grande regista Pier Paolo Pasolini esce estasiato dalla sala e obbliga i critici a scoprire il talento di Vecchiali. Non solo, Pasolini utilizzerà le due protagoniste: la sorella di Paul, Sonia Saviange e Helene Surgere per il suo Salò dell’anno successivo. Casualmente, nel 1975, lo stesso anno dello scandalo e scalpore dell’ultimo film di Pasolini esce Change pas de main una visione trasversale del mondo della pornografia con una storia poliziesca e con una scena piuttosto esplicita. Vecchiali produce il film Jeanne Dielman di Chantal Akerman, e fonda la società di produzione Diagonal nel 1976 con la quale l’anno successivo realizza un film molto provocatorio sulla pedofilia e la pena di morte, La Machine. In Italia ottiene un grande successo Corpo a cuore (1979) un film che tra populismo e melodramma crea molta emozione e viene amato molto anche dalla critica.
Lo stesso Vecchiali, raccontando in chiave diversa una storia autobiografica, dice di essersi ispirato a Clair e a Carné. Negli anni Ottanta dirige la sua attrice preferita Danielle Darrieux nel film amato da Godard En haut de marche (1983). Nel film Paul, influenzato dai ricordi di quando era piccolo, ricorda quando la sua famiglia accusata di essere
petainista aveva dovuto trasferirsi, andare via da Toulon. Nel film una donna dopo anni d’esilio torna decisa a vendicarsi di chi aveva denunciato il marito. Un capolavoro di regia. Rose la rose, Una donna per tutti, splendida storia di una prostituta è del 1985.
Alternando sempre televisione al cinema nel 1987 gira il primo film sul flagello dell’AIDS, Encore, attraverso dei lunghi piani sequenza. Il film viene accolto trionfalmente dalla critica a Venezia ma la giuria (tra cui Sergio Leone e Lina Wertmuller) decide di non premiarlo. In Italia Encore
ottiene un discreto successo e diventa un film culto. Nel 1988 è la volta di un film ambientato in una notte, in un bar con molti personaggi, Le Café de Jules. Nel 1989 si dedica alla televisione realizzando una serie, Les Jurés dans l’ombre con Laura Morante, e il film La fronte dans les nuages con Danielle Darrieux e Annie Girardot. Nel 1994 realizza il bellissimo Wonder Boy – Le suer et le sang dove un giovane boxeur di colore ha il sogno di suonare il violino. C’è il rapporto con il padre disabile che lo vorrebbe campione per rivincita personale e una storia d’amore. Zone-Franche del 1996 descrive un quartiere immerso nella delinquenza e nella precarietà. L’abolizione della schiavitù nelle colonie francesi è alla base di Victor Schoelcher, diretto per la televisione nel 1998, un’altra grande interpretazione di Jacques Perrin. Nel 2004 partecipa alla Quinzaine des realisateurs del Festival di Cannes con A vot bon coeur e ancora una volta Jean Luc Godard loda il lavoro di Vecchiali. Un film nato come risposta alla mancanza di fondi da parte della commissione statale in aiuto del cinema. Nel film ci sono un ladro in stile Robin Hood e un regista che non riesce a completare il proprio film per la mancanza di fondi. Seguono dei film girati in video, due usciti in dvd Bareback e Et + si@ff, e gli altri completamente autoprodotti e ambientati a Villa Mayerling, dove il regista vive, tuttora inediti nelle sale. Uno dei quali Humeurs et rumeurs è un’ideale continuazione di Corpo a cuore. L’ultimo è Retour à Mayerling del 2012.
Sempre percorso da una continua sperimentazione il cinema di Vecchiali approda all’I-Phone con cui viene girato “Faux accords” un film sull’ambiguità tra amicizia e amore.
Paul Vecchiali ha scritto molti romanzi pubblicati in Francia e nel 2010 ha realizzato due volumi sul cinema francese degli anni Trenta, L’Encineclopedie, che consta di ben 1600 pagine.