Sinossi *: Girato tra il Ponente ligure e i cantieri del Terzo Valico, il documentario mostra scenari da incubo: la vecchia villa oramai diroccata di Francesco Fazzari, circondata da quella “cava dei velen” tristemente famosa nel Savonese, in cui furono interrate diverse migliaia di fusti di rifiuti tossici; la Ligur Block, una volta azienda florida e ora costretta all’inattività forzata, dove sta addirittura crescendo l’erba; la lapide, più volte sfregiata, di Gabriele Fazzari, morto diciottenne in cantiere.
Rolando Fazzari e sua moglie Marilena raccontano la loro terribile vicenda con la certezza di essere nel giusto, e per questo una petizione in sostegno di Rolando Fazzari, lanciata in primavera da un gruppo di intellettuali locali, ha ottenuto diciottomila firme in una decina di giorni.
Questo ha portato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a interessarsi al caso di Fazzari, e ha incontrato l’imprenditore il 5 giugno, a Genova.
Nonostante le parole di Toti, che ha sostenuto di voler aiutare l’imprenditore a riaprire, ad oggi nulla si è mosso, e la strada per la Ligur Block è ancora inagibile. Quindi è stata lanciata u’ulteriore petizione, diretta stavolta al Presidente della Repubblica Mattarella, per salvare dal fallimento l’azienda di Fazzari.