Sinossi *: Una lunga intervista privata, insolita, sicuramente non giornalistica. Sandra Ceccarelli, si racconta con sincerità e ironia, davanti alla videocamera di Giuseppe Piccioni. Non un set o uno studio ma una situazione quasi familiare, improvvisata, intima. “Sandra” è stato girato con una Sony Handycam 1.55 senza luci aggiunte. Il suono è quello registrato dalla telecamera e le musiche sono musiche d’ambiente che provengono da uno stereo, così come il sonoro di un film che proviene da un televisore. Nessun altro era presente durante queste chiacchierate, al di fuori del regista e dell’attrice, tranne naturalmente nella prima parte, la parte dei provini di Sandra per il film "Luce dei miei occhi", effettuati tra settembre e dicembre 2000, che è forse la parte più tradizionalmente esemplificativa di quello che è il lavoro di un attore per la preparazione di un film. Le immagini dei provini si alternano al racconto dell’autrice, e pian piano emergono i pensieri più intimi, le preoccupazioni, i desideri che vanno oltre il lavoro, oltre il ruolo dell’attrice, oltre il cinema.