Sinossi *: Il 21 febbraio 2001, la vita di Novi Ligure, tranquilla cittadina della provincia piemontese, famosa ai più come patria dei campioni di ciclismo Coppi e Girardengo, cambia drammaticamente: in una villetta della periferia vengono trucidati a coltellate Susy Cassini, 45 anni, e suo figlio Gianluca, 12. L'unica sopravvissuta al massacro è Erika, la figlia 16enne di Susy e Francesco De Nardo, direttore di un noto stabilimento dolciario. La ragazza, ancora sotto choc, indica agli inquirenti la pista da seguire: ladri, probabilmente di origine slava. A partire da quella sera, e per le 48 ore successive, su tutti giornali, nelle trasmissioni radio-televisive, l'informazione italiana gronda di dettagli macabri sul duplice omicidio, sulla delinquenza che assedia Novi e la provincia. Nel calderone ci finisce tutto: la questione degli immigrati clandestini, l'inefficacia delle pene carcerarie, la carenza di organico delle forze dell'ordine, le piaghe della prostituzione e della droga, fino alla pena di morte. Nel paese si avverte una vera e propria ondata di panico. Per 48 ore in tutte le case italiane non si parla d'altro. Novi Ligure diventa il centro del Paese. L'omicidio della mamma e del bambino l'ombelico attraverso cui leggere l'anima profonda di una nazione. Poi, la sera del 23 febbraio, l'annuncio choc, che spegne le polemiche e ne accende altre su cui sarebbe stato meglio tacere: gli assassini sono Erika e il suo ragazzo, Mauro. Ma di questo il nostro non parlerà...