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locandina di "Syracuse, 756 - The Ancient Free Mediterranean Metropolis and Its Dream"

Syracuse, 756 - The Ancient Free Mediterranean Metropolis and Its Dream


Regia: Alessandro Giudice
Anno di produzione: 2022
Durata: n.d.
Tipologia: documentario
Genere: archeologia/sociale
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DCP, colore
Titolo originale: Syracuse, 756 - The Ancient Free Mediterranean Metropolis and Its Dream

Sinossi: "Syracuse, 756" intende raccontare brevemente una storia mai adeguatamente video-trattata riguardo all’antica metropoli, fondamentalmente attraverso riprese di suoi siti poco conosciuti che evocano anche convivenza/contrasto fra essi stessi e la città odierna.
Si tenga conto del fatto che il docufilm è in Inglese poiché fin dalla sua genesi è indirizzato ad un pubblico internazionale. Va da sé che mi fa piacere se esso viene proiettato pure in Italia. Peraltro, qui non si tratta dell’ennesima pur mirabile video-ricostruzione in 3D oppure di altre cose già viste (anche eccellenti) : questo invece è un assemblaggio evocativo/fantasmatico narrativo di immagini autentiche prevalentemente inedite (ed ignote anche alla maggioranza dei residenti stessi).
Occorre riconoscere che lavori filmografici su Siracusa mai hanno puntato su una simile originale evocazione narrativa documentata riguardante l'autentica identità storica di questa città tramite ciò che oggi complessivamente ne resta di quasi invisibile (per noti motivi inerenti al progressivo declino, devastante danneggiamento e sistematico saccheggio subìto nei secoli, e poi relativi alla comunità siracusana d'epoca moderna, in sé variegata e composta in gran parte da persone che non ben conoscono né si identificano con questa città ovvero col suo antico passato così macroscopico ed ingombrante nel mondo occidentale).
Quest’umile opera può dunque anche essere vista ed utilizzata – da chiunque “ci crede” – come un vessillo per puntare alla condivisa consapevolezza dell'identità siracusana che è oggi quasi inesistente, un punto di riferimento identitario civico, benché essa non sia stata realizzata – appunto – per tali obiettivi locali.
Lanciare un simile pur modesto ma giusto, esplicito e legittimo "appello" nazionale ed internazionale (infatti, anglofono), risulterebbe dunque una base d’affermazione identitaria sostanziale altrettanto originale: sarebbe finalmente qualcosa che abbia nuovo spessore partendo autenticamente dall'antico, per cui innanzitutto l'Italia e poi il panorama popolare internazionale dovrebbero finalmente tornare a "fare i conti" – intendiamo culturalmente, è ovvio – con la vera ed evidente storia di questa vecchia città, oggi ombra di sé stessa, eppur sempre bella, il cui presente non è all’altezza del suo passato di metropoli dominante (nel bene e nel male, come tutto ciò che è terrestre).
Insomma, oggi occorrerebbe tornare a scandire la parola "Siracusa/Syracuse" con adeguata consapevolezza identitaria accanto ad altre tutt'ora giustamente famosissime come "Roma" o "Atene", una parola importante - ai tempi - quanto queste due attuali capitali.
Una piccola precisazione di natura storica : come illustrato nel film stesso, il numero 756 nel titolo si spiega con la datazione attribuita a Filisto, non meno attendibile rispetto a quella convenzionalmente utilizzata, 734, di Tucidide, riguardo alla fondazione della città".

Sito Web: http://

Ambientazione: Siracusa

"Syracuse, 756 - The Ancient Free Mediterranean Metropolis and Its Dream" è stato sostenuto da:
Regione Siciliana (Assessorato Beni Cultura)
Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa
Comune di Siracusa
Comune di Napoli
Fondazione INDA Onlus - Istituto Nazionale del Dramma Antico
Siracusa Film Commission


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