Sinossi *:
La Svezia, società organizzata per antonomasia, garantisce ai suoi cittadini la realizzazione totale della propria indipendenza, grazie ad un sistema pianificato a tavolino dalla politica negli anni Settanta. È così che si riducono al minimo contatti e interazioni: metà della popolazione vive sola, sempre più donne diventano madri single con l’inseminazione artificiale, il numero delle persone che muoiono in solitudine è in continuo aumento. Solitari donatori della banca del seme, aree residenziali deserte e morti dimenticati aprono interrogativi inquietanti sulla società più indipendente del mondo, in cui una delle poche attività condivise sembra essere quella della ricerca delle persone scomparse. Perché una vita sicura e protetta può rivelarsi tanto insoddisfacente? Alcuni svedesi cercano di resistere: gruppi di giovani si ritirano a vivere nella foresta per vivere emozioni e contatto fisico; un medico di successo si trasferisce in Etiopia dove ritrova il senso della comunità nonostante le condizioni sanitarie disastrate. Il sociologo anticonformista Zygmunt Bauman racconta perché una vita priva di problemi non è necessariamente una vita felice.

NOTIZIE 'La Teoria Svedese dell’Amore'



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