Sinossi *: All’aprirsi del 1500, in una città coperta d’oro che svetta ammiratissima sopra una foresta sommersa, un ragazzo scende dalle montagne del Dogado per essere ricordato come “il più eccellente di quanti hanno dipinto”. Straordinario artista e geniale imprenditore di se stesso, tanto innovativo nella composizione di un’opera quanto nel saperla vendere, Tiziano Vecellio (1488/1490 –1576) diviene in pochi anni pittore ufficiale della Serenissima e sommo artista ricercato dalle più ricche e famose corti d’Europa. Da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma fino alla Spagna di Carlo V e di suo figlio Filippo II, Tiziano attraversa il secolo illuminandolo con i suoi dipinti e ispirando artisti di tutte le epoche successive. Perfetto interprete della religione e della mitologia e ritrattista di immediata potenza espressiva, domina il suo tempo oscurando i contemporanei, sempre tenendo fede al suo motto: “l’arte è più potente della natura”.
Quella di Tiziano Vecellio è una vocazione a cui è impossibile rinunciare, persino quando una strada più facile sembra aprirsi scontata: Tiziano proviene da una famiglia di notai di Pieve di Cadore, ma né la prospettiva di una vita agiata né l’amore per le Dolomiti riescono a spegnere quel fuoco indomito che lo spinge sino a Venezia per cominciare, già giovanissimo, l’apprendistato come pittore. Venezia, per tutta la sua esistenza, rimarrà la base operativa da cui spostarsi per conquistare e creare un vero e proprio “impero del colore”: paragonabile a New York poiché abitata da un’alta percentuale di stranieri, e contaminata da influssi di tutto il mondo, nel Cinquecento la Serenissima viene più volte minacciata dall’oscurità della peste, salvandosi per la sua eccezionale concentrazione di bellezza, di potere, per quell’animo libero che il rivoluzionario Tiziano incarna a perfezione tramite il colore.
In Tiziano. L’impero del colore, esperti, critici, studiosi e artisti internazionali raccontano la vita e lo stile dell’artista, il temperamento e le ambizioni, la sua capacità di illuminare la via dell’arte.