Sinossi *: Giuseppe Benedetto Cottolengo, nel pieno della sua attività, con più di milletrecento ricoverati nella Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, si ammala di tifo, contratto nell’assistere i suoi malati. Stanco e debilitato dalla malattia, decide di lasciare Torino, per recarsi a Chieri, a casa del fratello Luigi, canonico del Duomo. Lì morirà, dopo pochi giorni, lontano da tutto ciò per cui ha vissuto, lottato e pregato. Un fatto anomalo, molto particolare per un “santo fondatore”, ma che in qualche modo, comunica molto del carattere e dello stile del Cottolengo. Per questa ragione il film parte da qui. Inizia con il viaggio verso Chieri, accompagnato da due suore. Nella casa del fratello, il Cottolengo riceverà pochissime persone, dello stretto ambito familiare. Con loro condividerà le ultime confidenze, ripercorrendo, i momenti più importanti del suo percorso di vita. Un cammino, per molti versi, sorprendente. Da un lato i primi quarant’anni che vedono la crescita a Bra, in una famiglia molto unita. La vocazione al sacerdozio e l’arrivo a Torino, come canonico al Corpus Domini.