Recensioni di :
-
UN COMPAGNO DI NOME ENRICO - L'Abruzzo del SegretarioSinossi *: Dedicato al periodo in cui Berlinguer fu capolista del PCI in Abruzzo, dal 1972 al 1982, la docufiction ricostruisce alcune delle tappe elettorali che portarono Berlinguer in Abruzzo in anni complessi – nei quali il segretario del Pci stava elaborando, e poi mettendo in pratica, la strategia del compromesso storico, oltre che una ricollocazione internazionale de comunisti italiani – e di grande trasformazione socio-economica della regione.
Il racconto segue tre livelli: da un lato descrive gli incontri più significativi, tutti estremamente partecipati, da Pescara e L’Aquila nel 1972, subito dopo l’elezione a segretario, a Chieti in occasione del referendum sul divorzio: da Avezzano. dove venne inaugurata l’innovativa formula dei “comizi dialogati” fino al “tour” del 1982 che lo vide toccare molte tappe dal nord al sud della regione in pochi giorni.
Da un altro lato, racconta, attraverso le testimonianze, l’impatto che l’uomo Berlinguer, prima ancora che i segretario di partito, aveva sui militanti. Infine, descrive un decennio di significativo sviluppo per l’Abruzzo, sia sul piano economico che su quello sociale con la significativa crescita elettorale del Pci e la sua vittoria in molte amministrazioni.
Provando ad evitare la retorica della nostalgia, “Un compagno di nome Enrico” si concentra sulla dimensione umana di Berlinguer, il cui spessore era ciò che colpiva i suoi interlocutori quotidiani durante i suoi viaggi in Abruzzo, da uno dei responsabili della scorta locale ai sindaci, dai componenti delle commissioni di fabbrica al milltanti: attraverso le molte interviste, emerge il ritratto di un uomo capace di ispirare con la sua sola presenza e con la forza delle sue idee, e, allo stesso tempo, il profilo di un periodo storico in cui una larga fetta di italiani si sforzo di migliorare il paese, spesso a partire dal basso, dalla gestione della cosa pubblica in realtà locali.