Sinossi *:
Il Buon Gusto Talamonti è territorio italiano, spiega Rinaldo al proprio staff di cucina e servizio di sala: tutti hanno un nome italiano, parlano qualche parola della lingua ma dietro a Marcello batte un cuore Iugoslavo, Mustafa. I clienti bavaresi entrano nel ristorante per viaggiare con i suoi sapori nella bella Italia. E Rinaldo è la loro guida. La scuola alla quale si è formato già da ragazzino, è stata quella del bar Grappolo d’oro a San Benedetto del Tronto. Non aveva voglia di studiare al seminario da ragazzino e preferiva aiutare al bar, seppur sacrificando giochi e più tardi la giovinezza spensierata al lavoro. Una fucina che nonostante i forti litigi con il padre lo ha formato, insegnandogli come gestire un locale. Oggi quando il padre Ezio siede ad un tavolo del suo locale ammette orgoglioso: “Ha imparato da me. Questo è il mio ristorante. Io gli ho dato il nome e il mestiere”.



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