Sinossi *:
Erica è una stalker, innocua a suo dire, pericolosa secondo il parere del suo psicologo. L’ennesima seduta del loro percorso terapeutico ripercorre l’ultima ossessione della donna, che da settimane segue un inconsapevole uomo dal quale è attratta, spiandone l’intimità, introducendosi di nascosto nella sua abitazione, sottraendogli oggetti personali che accumula come trofei. “Che male gli faccio?” si chiede candidamente la donna, che nelle sue osservazioni ha anzi scoperto il segreto terribile del suo oggetto del desiderio, trasformando quest’ultima sessione con lo psicologo in una sconvolgente resa dei conti.


Fotografia:
Davide Crippa

Produttore:
Niki Petrucci

Direttore di Produzione:
Francesco Cremonesi

Assistente di Produzione:
Emanuele Misuraca

NOTIZIE '23'



Note:
"23" nasce come un progetto sperimentale e rivoluzionario di On Air Milano, casa di produzione con oltre 30 anni di esperienza.
È l’idea un po’ “folle” di un produttore e un regista che hanno sentito la necessità di portare innovazione nel settore. Il tempismo è stato perfetto: il regista aveva già in mente una storia da tramutare in un corto e il produttore voleva mettere alla prova il nuovo studio di Virtual Production con una produzione importante, con una regia e una fotografia all’altezza degli standard cinematografici.
Per realizzare il corto in modo tradizionale ci sarebbero voluti parecchi spostamenti della troupe tra le molteplici location previste dalla sceneggiatura e i tempi di produzione sarebbero stati molto lunghi.
La scelta è stata quindi quella di girarlo interamente in Virtual Production, sfruttando l’occasione per sviluppare al meglio questa nuova tecnologia.
La Virtual Production si basa su un ledwall in cui è presente l’ambientazione scelta, creata precedentemente con un software di modellazione 3D. Sul ledwall viene riprodotto lo sfondo che rispetta la prospettiva per la macchina da presa che inquadra la scena. Il risultato è una perfetta fusione tra attori, set reale e sfondo virtuale.
La troupe è stata formata puntando alle eccellenze dei vari settori, con l’obiettivo comune di raggiungere il maggior realismo possibile, ma aggiungendo però anche una sorpresa per lo spettatore: un piano sequenza che svela la tecnologia, e quindi ne mostra le enormi potenzialità. Si passa così da quattro ambienti in un unico take, tutti diversi fra loro e con illuminazioni totalmente differenti: da un museo a una discoteca, uscendo poi in una strada notturna e concludendo la scena in un parcheggio chiuso. Per realizzare la scena in piano sequenza sono serviti soltanto pochi take, durante i soli 5 giorni necessari per girare interamente il cortometraggio.

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