Sinossi *: Primi anni novanta: il Tribunale di Milano condanna per traffico di droga alcuni malavitosi capeggiati dal boss Mico Cundari. Tra questi troviamo Rocco Carbone e Franco Bertolazzi che, assieme ad altri compaesani, erano giunti nel capoluogo lombardo circa vent'anni prima. Confidando nell'iniziale appoggio del capo famiglia, avevano creato un vero e proprio distaccamento “ndranghetista†nell'hinterland milanese. Rocco, spinto più dal miraggio di facili guadagni che da una reale adesione al concetto di famiglia malavitosa, non ne condivide la cultura arcaica e i metodi feroci. Nel giro di pochi anni il gruppo era passato dai sequestri di persona, al traffico internazionale di droga accumulando ingenti capitali.
Anni Ottanta: un clan di mafiosi siciliani affida alla gang di Carbone un' importante fetta del mercato all'ingrosso di droga, dalla quale Rocco ne trae enormi guadagni, grazie anche alla protezione di avvocati e giudici corrotti. Questa sua rapida ascesa, però, crea invidie e discordie, tanto da costargli una soffiata e l'arresto.
Una volta in prigione, Rocco, per vendicarsi del torto subito, mette in atto una sua strategia di vendetta. Dapprima, facendo arrestare le guardie che spacciano droga all'interno del penitenziario e poi, usufruendo delle leggi speciali applicate ai pentiti, riesce a guadagnare la fiducia del direttore del carcere e quindi la libertà …
Ispirato al romanzo di Luca Fazzo e Piero Colaprico.