Sinossi *:
1918: finisce la Prima Guerra Mondiale. I combattenti tornano alle loro case.
Carestia, bassi salari e disoccupazione provocano tumulti in ogni angolo d’Italia. Nella Sicilia Orientale, il Partito Socialista prova a organizzare la disperata lotta di decine di migliaia di braccianti analfabeti e poverissimi, creando cooperative e sindacati, nel tentativo di ottenere condizioni di lavoro più dignitose. Nel 1920 i socialisti conquistano per la prima volta la quasi totalità dei municipi dell’allora provincia di Siracusa. L’avanzare del movimento bracciantile e le politiche progressiste delle amministrazioni socialiste colpiscono quei “massari” che avevano fatto fortuna durante la guerra. In pochi mesi, nobili e massari assoldano squadracce di mercenari e fascisti che con la violenza costringono tutte le amministrazioni socialiste alle dimissioni. L’anni vinti, “gli anni venti” in italiano, in questa parte della Sicilia si aprono con l’uccisione di 21 lavoratori e un centinaio di feriti provocati dallo squadrismo fascista.



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