Recensioni di :
-
ARBORES - Storia di una deforestazioneSinossi *: Durante il 1800, una speculazione selvaggia guidata dai governo piemontese dei Savoia, rade al suolo l’ottanta percento dei boschi della Sardegna. Nel 1861 il regno di Sardegna si trasforma in Regno d’Italia e la Sardegna paga il suo tributo al nuovo Stato diventando, ormai brulla, l’Isola delle pecore. L’isola disboscata e delle pecore. Cantato da Grazia Deledda, Nobel per la letteratura nel 1926, Il bosco del monte Ortobene, a Nuoro, ha subito, nella seconda metà dell’800, la medesima sorte. Oggi, dopo gli speculatori, i taglialegna, i carbonai, gli incendi, la foresta ricresce. La notte, gli animali del bosco, cinghiali, martore, volpi, donnole, ricci, si riprendono i loro spazi e sembrano incontrarsi per mangiare e danzare insieme. Dalle ceppaie di quei lecci millenari gli alberi rinascono. Ma l’albero è sempre lui, ha sempre mille anni. Come dice Sainkho, cantante delle foreste siberiane, gli alberi sono creature viventi, che hanno un legame indissolubile con le persone vive, soprattutto perché custodiscono lo spirito degli antenati e delle generazioni che ci hanno preceduto. Generazioni di persone che rispettavano gli spiriti degli alberi, delle rocce e dei fiori, che vivevano in armonia tra di loro e con la natura. Come Nikola, Massimo, Tzia Gavina, vecchi alberi di oltre 90 anni che il loro Monte lo hanno abitato, curato, rispettato. Oggi il bosco ricresce, Checco cura le sue capre, Gianmario si arrampica sugli alberi e Donatella legge Grazia Deledda a Giulia e a Giacomo per farli addormentare. Con i colpi di scure dell’800, insieme agli alberi perdemmo anche la memoria di una Sardegna boscosa e piena di acque, di un popolo che viveva in armonia con essa. Oggi il bosco ricresce. L'acqua, come la memoria, piano piano, ritorna...