Sinossi *: Banzavóis è una parola d’invenzione, in assonanza con mais, forse amalgama dialettale, coniata da C. E. Gadda per il granoturco, simbolo della produzione agricola lombarda. Sta forse anche per pance vuote, i braccianti e mezzadri che trovarono impiego nei primi impianti industriali lombardi di fine ‘800. La parola suggerisce uno slittamento geografico in un immaginario Sudamerica: riportata oggi in Brianza, ben si adatta al paesaggio dalla ricca flora tropicale, globalizzato fin dentro la struttura stessa di una natura drasticamente mutata. Banzavóis segue per due anni il radicale processo di trasformazione dell’ex-area industriale Isotta Fraschini di Saronno, 20 km da Milano. Un carotaggio attraverso un secolo, un viaggio caleidoscopico nella storia di un’azienda abbandonata da 30 anni, sei ettari di rovine e sei di selva invasiva. La fabbrica diviene palinsesto per una narrazione nella quale antifascismo, memoria del lavoro, del conflitto e della dismissione è man mano intessuta.