Sinossi *: Luciano Bianciardi (1922-1971) è stato uno degli scrittori e giornalisti più influenti degli anni sessanta. Intellettuale a cottimo ossessionato dalla macchina per scrivere, dalle donne e dalla televisione, arriva nella Milano del boom economico, con una missione da compiere, in nome dei minatori della sua Maremma uccisi dal grisou: fare la rivoluzione. Finirà inesorabilmente stritolato dagli ingranaggi della trionfante industria culturale italiana. Muore a 49 anni abbandonato da tutti,
consumato dall’alcol.
"Bianciardi!" è un viaggio tra Grosseto, Roma, Rapallo, Milano, per ascoltare le voci di quelli che vissero vicino allo scrittore la sua «vera» vita agra. Dalla compagna Maria Jatosti, per cui mollò moglie e figli e scappò a Milano, alla figlia Luciana, con la quale riallacciò un tenero e drammatico rapporto negli ultimi anni di vita. E poi i suoi editor, i vecchi amici di Grosseto, quelli della bohème milanese e quelli dell’esilio di Rapallo, il luogo che aveva scelto per scappare da quella Milano che "lo aveva accolto a braccia aperte – come ricorda Maria Jatosti – ma che non amava, che anzi disprezzava",