Sinossi *: Fernanda Wittgens è stata la prima direttrice della Pinacoteca di Brera e la prima donna in Europa a ricoprire un ruolo così prestigioso. Fin da bambina trascorreva le domeniche visitando i musei di Milano in compagnia del padre e sognava di diventarne la “Direttrice”. Il suo sogno si avvera nel 1928, quando viene presentata dal prof. D’Ancona, suo docente in Accademia, ad Ettore Modigliani, direttore della Pinacoteca di Brera. Un incontro che le cambia la vita: la sua bravura e la sua alacrità vengono subito notate. Poi, quando Ettore Modigliani, essendo ebreo, viene sollevato da ogni incarico, mandato al confino e perseguitato, Fernanda prende il suo posto, diventando la prima donna a ricoprire un ruolo così importante. Quando l’Italia entra in guerra salvaguardare le opere d’arte della galleria diventa un imperativo: nel giugno del 1940, Fernanda partecipa al trasferimento di alcune delle opere ospitate in Pinacoteca. È il primo di molti altri organizzati da Fernanda, scortando personalmente le preziose opere in giro per l’Italia e realizzati con l’aiuto di Giovanni, un uomo di fatica che appare ruvido al primo contatto e con cui invece troverà un’intesa crescente. Ed è con la stessa dedizione che Fernanda, dopo aver visto come le persecuzioni razziali hanno ridotto il professor D’Ancona, si impegna in una missione ancora più rischiosa: mettere in salvo numerosi ebrei destinati ai campi di concentramento. Tradita da un giovane collaborazionista che cercava di aiutare, viene arrestata e rinchiusa a San Vittore. Fortunatamente la guerra è agli sgoccioli e la sua famiglia riesce a farla scarcerare nel 1945. Un tv movie che affronta temi diversi: affermazione femminile, Resistenza, impegno civile e Liberazione, sacrificio per l’arte e per le vite altrui, l’esemplarità di una vita che tutte le comprende.