Sinossi *: Caltanissetta, 3 giugno 2020, sono le 22:14, cinque persone si aggirano per Via San Cataldo, nella zona del mercato della Strata a’Foglia. Due di loro hanno una bottiglia, un cacciavite e un coltello.Al civico numero 10 vive Adnan Siddique, trentadue anni, pakistano, originario di Lahore, ingegnere nel settore tessile. Adnan non sapeva che quella sera del 3 giugno 2020, quei cinque ragazzi stavano andando proprio da lui. Non poteva neanche immaginare che da lì a poco lo avrebbero ucciso, colpendolo ripetutamente con quelle armi rudimentali, dopo aver sfondato la porta del suo appartamento. La causa di questo attacco sono la generosità, l’altruismo, e il senso di giustizia sociale che nei mesi precedenti lo hanno spinto ad aiutare dei connazionali a sporgere denuncia perché vittime di caporalato e di sfruttamento in agricoltura. Nel 2019, iniziano a presentare le denunce dai Carabinieri e da lì inizia il calvario di Adnan. Da quel giorno comincerà a ricevere continue minacce, intimidazioni, furti e violenze fisiche da parte dello stesso commando mafioso. Il reportage racconta l’ultimo anno di vita del giovane pakistano, tramite le interviste, le testimonianze dei parenti, degli amici, e dei conoscenti che hanno vissuto fianco a fianco con lui. Una trattazione che porta alle reali cause della morte che nella narrazione filmica aprono ad una vera e propria inchiesta che approfondisce le tematiche riguardanti lo sfruttamento e il caporalato nelle campagne di Caltanissetta e dintorni.