Sinossi *: Tommaso, 25 anni, torna a casa dopo alcuni mesi trascorsi in una comunità di recupero e trova che niente sia cambiato. Sua madre Anna ha rinunciato ad ogni ambizione, rinchiudendosi a casa e dedicandosi esclusivamente alla famiglia. Suo padre Massimo, magistrato integerrimo, è ossessionato dai casi che segue. In particolare il caso Pagani, in cui la trentenne Vera è accusata di matricidio. Tommaso non sa cosa vuole dalla vita, quale sia il suo ruolo, così accetta passivamente che il padre lo introduca nel prestigioso studio legale di un amico, dove, secondo i progetti del genitore, dovrà finire la tesi, laurearsi ed avviarsi verso una carriera forense. Schiacciato dalla noia e dalla mancanza di reali stimoli, Tommaso torna presto a far uso di droghe. I suoi genitori intuiscono che qualcosa non va ma, incapaci di accettare la realtà, preferiscono attribuire questo suo momento di debolezza alla necessità di ricostruirsi una vita. Ma quando Tommaso lascia lo studio legale, Massimo non può più mentire a sé stesso: è costretto a rendersi conto che programmare la vita di suo figlio è stato un errore. Vorrebbe aiutare Tommaso, ma non sa come fare. Esasperato dalla situazione familiare, Tommaso va via di casa, cercando rifugio dalla sua migliore amica Marta, una ragazza problematica, che ha appena perso il padre. Inizialmente Marta cerca di aiutarlo, ma alla fine deve arrendersi alla totale incapacità di Tommaso di reagire ai problemi della vita. Tommaso si ritrova da solo e si lascia andare definitivamente, fino a quando non viene arrestato. Massimo ancora una volta lo tira fuori dai guai e gli ripropone la comunità di recupero. Tommaso sembra accettare ma, scoraggiato e disilluso, ancora una volta non riesce a soddisfare le aspettative del padre . L'ingranaggio familiare si rompe inevitabilmente e drammaticamente .