Sinossi *: In un paese immaginario un misterioso killer che elimina malviventi di ogni genere è soprannominato “il giustiziere elettrico” in quanto su ogni cadavere rinvenuto si trovano le stesse tracce di ustione da corrente elettrica.
Ci va di mezzo un innocente che, incriminato per i delitti in seguito a certi indizi, viene condannato alla pena capitale da un inflessibile magistrato il quale, poi, catturato quasi per caso il vero killer, poco si preoccupa dell’errore commesso e spedisce anche questo sulla sedia elettrica, in gloria al suo concetto di giustizia.
Il caso è seguito da un commissario che incarna i dubbi dell’uomo sull’equità della pena capitale.
In tutto questo fa da sfondo l’immagine di una giornalista televisiva che dalla scrivania del suo tg diventa quasi la narratrice della storia, una narratrice un po’ particolare che sembra interagire direttamente con chi, nel televisore, la guarda e a cui non resta che piangere impotente di fronte alla lunga schiera di notizie atroci da tutto il mondo che è tenuta a dare.
La vicenda trova il suo culmine nel finale in un faccia a faccia tra il giudice ed il killer, i due esternano le ragioni delle proprie cause e convinzioni delineando così le due facce della stessa medaglia.
Una storia vista attraverso un’ottica surreale ed intrisa di metafore in cui anche “la sedia” diventa personaggio, una cosa viva.
Note:
L’Associazione Making ha curato la diffusione del film nelle scuole, nei festival e nelle sale ad ingresso gratuito.
"La Goccia" tra il Gennaio e il Maggio 2006 è stato tema di studio per il corso di cinema del progetto POR “Dietro le Quinte”. Gli studenti coordinati dagli esperti esterni Marco Lanzafame e Claudia Clemente hanno destrutturato il film e durante il corso hanno realizzato un corto e relativo reportage sulla pena di morte.