Note:
Il relitto, che si trova nell’itinerario della Falconiera, a 200 metri dalla costa e 80 metri di profondità, era stato individuato in occasione del posizionamento sul fondale marino del “Cuore di Sebastiano”, l’opera in marmo realizzata dal maestro Giacomo Rizzo in memoria di Sebastiano Tusa.
Durante le attività di recupero si è rivelato fondamentale il supporto tecnico fornito dal Dipartimento di studi classici e archeologia dell’Università di Malta diretto dal Professor Timmy Gambin, che è intervenuto alle operazioni con il proprio team di tecnici e altofondalisti.
Altra importante collaborazione quella fornita dal nucleo sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, guidato dal Comandante Riccardo Nobile e del CNR di Capo Granitola.