Sinossi *: “Lao” è la storia di Lao, un vedovo novantenne, che durante il sisma ha perso la propria abitazione, trovandosi costretto a vivere in un nuovo villaggio provvisorio, ad alcuni chilometri dal borgo distrutto e divenuto inaccessibile. L’anziano soffre questo distacco, vivendo in una condizione di profonda solitudine, acuita, da una parte, da una parziale sordità che lo isola dalla realtà circostante e, dall’altra, da un'ossessione che, agli occhi dei familiari e dei suoi concittadini, appare frutto della sua demenza senile: la ricerca di una vecchia armonica rimasta sotto le macerie della propria abitazione. Nonostante questo, Lao continua a mantenere un'insospettata forza d'animo che si imprime nello sguardo acuto che l'uomo muove attento attorno a sé. La ricerca di ciò che agli altri appare come un inutile ferro vecchio, si fa per Lao metafora della ricerca del proprio passato, della propria identità, della vita che scorreva nel borgo, di tutti i suoi ricordi e, allo stesso tempo, diviene un grido silenzioso che rivolge all'indifferente mondo circostante, un grido che forse sarà ascoltato, forse no.