Sinossi *:
Anton Ukmar viene dal più combattuto confine tra est e ovest d’europa della prima metà del 1900. Attraversa clandestinamente la maggior parte dei confini europei e del nord-africa. Questa è una storia di confini, geografici ma non solo. Essa tocca e mette in cortocircuito anche i confini dello spirito umano: tra accettazione e ribellione, crudeltà e pietà, paura e coraggio. E’ l’avventurosa storia di Anton Ukmar. Prima comunista, poi terrorista nazionalista filo-sloveno, Ukmar fugge dalla polizia nel 1929 e inizia un lungo viaggio sui luoghi di guerra più violenti del secolo scorso. Si lega a Parigi al PCI, e viene da questo inviato a Mosca dove studia e diventa un rivoluzionario professionista, o un agente militare, o un ufficiale del Comintern, o tutto questo insieme. La sua avventura sfugge agli stereotipi: fedele al partito comunista, ma mai ortodosso; fautore dello scontro armato, e uomo bonario nello stesso tempo; sempre vicino ai segreti del partito, ma senza cariche politiche di rilievo. Chi fu realmente Anton Ukmar? Il documentario lo scoprirà seguendo le sue tracce in Russia, Spagna, Etiopia, Francia, Italia, Jugoslavia. Attorno al confine tra Slovenia e Italia ci sono stati gli scontri più duri della prima guerra mondiale. Lungo il confine il fascismo applica la prima pulizia etnica pianificata. La storia di anton ukmar nasce da questo confine e da questi conflitti. E qui ritorna dopo la fine della seconda guerra mondiale. E’ nei nuovi drammi che scuotono il confine che la sua lunga avventura rivela il suo senso.

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