Sinossi *: Un lutto può trasformarsi in molte cose e molte volte. Da principio arriva in forma di sensazione, poi col tempo diventa pensiero. Si trasforma, ad esempio, durante un viaggio in treno da Bologna a casa, nelle immagini che scorrono fuori dal finestrino. Vanno via veloci come il lungo flusso di pensieri della regista, Irene, fatto ad alta voce e registrato in un audio mandato a qualcuno di caro. Così, al di là del vetro prendono forma la serata, appena trascorsa con Rosa, amica e compagna di Vanes, il ragazzo che è morto per una malattia di cui non ha voluto sapere nulla, neanche il nome, e le loro foto durante l’Università in giro per casa.