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I migliori film italiani del 2009 per CinemaItaliano.info


La nostra redazione ha scelto per voi i migliori film dell'annata 2009.


I migliori film italiani del 2009 per CinemaItaliano.info
Una scena del film "Dieci Inverni" di Valerio Mieli
Ecco i migliori cinque film del 2009 di ciascun componente della redazione di CinemaItaliano.info:

STEFANO AMADIO
Alda Merini - Una Donna sul Palco-scenico di Cosimo Damiano Damato
Un documentario su una grande donne della cultura italiana scomparsa proprio nel 2009. Un film semplice ma capace di documentare, andando a fondo, la personalità della protagonista.
Baaria di Giuseppe Tornatore
Soldi (e tanti) spesi bene. Giuseppe Tornatore sa riempire lo schermo con la storia e con le immagini. Inquadrature sempre ricche e in movimento, da regista internazionale. Attori ben scelti e grande attenzione ai dettagli con un budget che il nostro cinema non può permettersi per più di due film all'anno. L'altro è stato "Barbarossa"...
marPiccolo di Alessandro di Robilant
Una storia abbastanza originale, sviluppata bene e con qualche colpo di scena, ambientata in una città (Taranto) poco visitata dal cinema. "MarPiccolo" racconta di quella fascia sociale di cui si parla solo in cronaca e che invece può dare ancora molto al cinema italiano.
Vincere di Marco Bellocchio
Un film coraggioso in un momento storico così delicato. Marco Bellocchio è come sempre bravo a raccontare la Storia e a costruire, con sceneggiatura e recitazione, il giusto meccanismo di identificazione che "incastra" lo spettatore.
Zemanlandia di Giuseppe Sansonna
Zdenek Zeman è un grande personaggio oltre che un bravo allenatore e Sansonna è riuscito a ben raccontare l'inizio della sua storia di allenatore e a mostrare il carattere (ironico e acuto) del protagonista. Ritmo, montaggio, grafica di qualità e un pregio raro per un doc: dichiarare da subito il proprio amore per il protagonista.

DANIELE BARONCELLI
Aspettando Il Sole di Ago Panini
Un pulp italiano girato con stile che affascina per le sue atmosfere surreali, fuori dallo spazio e dal tempo.
Dieci Inverni di Valerio Mieli
Film rivelazione. Opera prima molto curata, che sa emozionare con atmosfere che vanno dritte al cuore. L'estensione espressiva di Isabella Ragonese è straordinaria: la conferma di un grande talento.
Fortapasc di Marco Risi
Il pregio di raccontare una storia tragica con la leggerezza della commedia, e rimanere credibile.
Il Prossimo Tuo di Anne Riitta Ciccone
Il dolore che cova nell'essere umano. La paura di sentirsi vivi. Il rifiuto dell'altro. Un film che vibra dentro. Catartico.
Mar Nero di Federico Bondi
Quando il calore dell'essere umano produce nell'altro cambiamenti imprevedibili.

ANTONIO CAPELLUPO
Alza la Testa di Alessandro Angelini
Più che di opera seconda, è meglio parlare di opera adulta. Alessandro Angelini si dimostra un bravo direttore d’orchestra e il “primo violino” Sergio Castellitto lo aiuta molto, interpretando uno dei ruoli più complessi degli ultimi tempi.
Beket di Davide Manuli
Fuori da ogni schema, convenzione, banalità. Il film di Davide Manuli non ti raggiunge come un pugno nello stomaco, ma ha l’effetto di una lunga sequenza di schiaffi. Convincente e anarchico al tempo stesso.
Il Corpo delle Donne di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù
Pur non essendo un film esteticamente ineccepibile, il pamphlet della Zanardo convince per l’impegno sociologico nel trattare un tema così complesso come il mondo dell’apparire; per giunta da un punto di vista femminile.
La Siciliana Ribelle di Marco Amenta
Dopo “Diario di una Siciliana Ribelle”, Marc oAmenta sembrava non essersi scrollato di dosso il fantasma della giovane vittima Rita Atria. Per nostra fortuna. Un’opera sentita e necessaria per la memoria collettiva.
Rupi del Vino di Ermanno Olmi
A chiunque si stia domandando che utilità abbia un documentario sul vino, se ne consiglia la visione. Agli altri pure. Un inno alla vite, che è allo stesso tempo un inno alla vita.

LUCA CORBELLINI
Fortapasc di Marco Risi
La storia di un giornalista che con la sua breve e coraggiosa vita ha tentato di riportare l’informazione vera in una Napoli che non sembra oggi molto cambiata, come tutta l’Italia purtroppo…
Mar Nero di Federico Bondi
La solitudine nella vecchiaia, la tolleranza, l’integrazione, la necessità di non avere barriere tra esseri umani di diversi paesi e culture. Temi scottanti ed emozioni dipinti sulla pellicola.
Tutta Colpa di Giuda di Davide Ferrario
Coraggiosa commedia/musical che ci fa mostra il carcere e conoscere chi lo abita con i suoi occhi e non per sentito dire. Grande riflessione anche sul cristianesimo
Piede di Dio di Luigi Sardiello
Brillante ed intelligente commedia sul fenomeno dei ragazzini progidio del mondo del calcio, che devono essere subito adulti e vengono trattati come merce a scapito di capirne i loro veri problemi, ansie ed reali esigenze.
Vincere di Marco Bellocchio
Un splendido affresco di un periodo italiano. Un intreccio tra amore e potere, diretto da uno dei nostri maggiori registi, capace di portare a conoscenza una vicenda oscurata dalla storia.

FRANCESCO FEDERICI
Baaria di Giuseppe Tornatore
Candidato ai Golden Globes, presto sapremo se lo sarà anche agli Oscar. Da questo si capisce la statura del film, kolossal nostrano, non perfetto, ma un bell'esempio di vicissitudini romanzesche.
Fortapasc di Marco Risi
Drammatico per toni e temi, ben raccontato e importante perché tocca corde rimaste sopite senza seguire una moda.
Dieci Inverni di Valerio Mieli
Opera prima con una scelta drammaturgica precisa e portata a termine senza troppi tentennamenti. Quasi maturo al primo colpo.
Il Prossimo Tuo di Anne Riitta Ciccone
Tre storie, tre paure del diverso. Un film interessante senza essere perfetto, con qualche buco di sceneggiatura qua e là, ma ben fatto nella regia e, soprattutto, un film che fa riflettere lo spettatore annoiato.
Vincere di Marco Bellocchio
Unico film italiano in concorso a Cannes, è un film storico che si inserisce nel cammino di un autore importante per il nostro cinema e lo conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutt'altro che banale.

GIOVANNI GALLETTA
Baaria di Giuseppe Tornatore
Magari lungo e pomposo, ma l’atteso ritorno di Giuseppe Tornatore, per quanto a tratti già visto, non manca di approdare alla poesia più autentica che dice di una rinnovata ispirazione narrativa.
Il Grande Sogno di Michele Placido
Un film nobile e molto personale, a tratti emozionante in particolare per il suo stampo nostalgico che dice dell’assoluta autenticità delle intenzioni di Michele Placido.
Il Prossimo Tuo di Anne Riitta Ciccone
Un film intimo ed emozionante sulla vita vera, storie che si sfiorano e lasciano il segno nel profondo. Un’opera molto preziosa perché assolutamente immune da strategie commerciali. Bello e coraggioso.
L'Uomo Nero di Sergio Rubini
Il talento narrativo di Sergio Rubini non si smentisce, nemmeno nel caso di un’opera anomala perché più basata sulla commedia.
Sette Anime di Gabriele Muccino
Se anche sul finale non troppo credibile sotto il punto di vista narrativo, Gabriele Muccino regista è una indubbia e preziosissima garanzia.

SIMONE PINCHIORRI
Baaria di Giuseppe Tornatore
Il ritorno di Giuseppe Tornatore con un kolossal che ricorda il grande Sergio Leone.
Dieci Inverni di Valerio Mieli
La migliore opera prima della stagione. Una nuova forma di commedia sentimentale di cui il cinema italiano aveva bisogno.
Eva e Adamo di Vittorio Moroni
Continua il "viaggio alla scoperta dell'amore" di Vittorio Moroni. Tre storie singolari, tre racconti che toccano nell'intimo.
Il Prossimo Tuo di Anne Riitta Ciccone
La paura del prossimo, un malessere costante della nostra società, raccontato splendidamente dalla regista italo-finlandese.
Rupi del Vino di Ermanno Olmi
Il migliore documentario italiano dell'anno. Un'opera poetica, un viaggio fantastico in un scenario agreste unico nel suo genere.

CLAUDIA VERARDI
Dieci Inverni di Valerio Mieli
La storia d’amore di "Dieci Inverni" raccontata per immagini ed emozioni, è l’opera prima di un regista di qualità che promette bene e che darà una sferzata positiva al cinema italiano. L’amore qui viene rivelato come un sentimento travagliato e intenso, ma anche dolce e romantico, mentre l’autore si muove senza mai scivolare nel sentimentalismo più ovvio.
Fortapasc di Marco Risi
Ritorna in "Fortàpasc" il tema della camorra, tanto di attualità negli ultimi tempi grazie, soprattutto, a "Gomorra" di Roberto Saviano. Marco Risi racconta la tragica fine del giornalista napoletano Giancarlo Siani, che si ribellò alla mano della mafia e lottò alla sua maniera, pubblicando notizie scomode e rendendo noti fatti e nomi della malavita napoletana. Bellissimo, potente e intenso.
Good Morning Aman di Claudio Noce
Il film narra l’incontro e l’amicizia tra due persone, accomunate da sentimenti, ideali e progetti di vita: Aman, giovane somalo cresciuto a Roma e Teddy, ex pugile quarantenne irrisolto e ancora in conflitto con la sua vita. Film di sentimenti e di grandi capacità cinematografiche, che ha per protagonista un bravissimo Valerio Mastandrea, ormai quasi all’apice del suo valore e delle sue capacità.
Lo Spazio Bianco di Cristina Comencini
La splendida pellicola tratta dall’omonimo libro di Valeria Parrella, affronta tematiche legate alla maternità e all’angoscia del mondo femminile. Ambientato in una Napoli ovattata e quasi asettica, diversa dalla città che siamo abituati a vedere di solito rappresentata nei film.
Napoli, Napoli, Napoli di Abel Ferrara
Affresco duro e (per lui è possibile) delicato al tempo stesso della capitale del sud ad opera del maestro Abel Ferrara. Nel docu-film, Ferrara racconta gli aspetti più sconosciuti della città, accanto a quelli più noti, dipingendo con mano sapiente un ritratto vero e non folcloristico di Napoli e della sua umanità, talvolta brutale, ma sempre appassionata.

04/01/2010, 13:48