Recensioni di :
-
"Il Prossimo Tuo", un film nobile perchè introspettivo e vero-
Festival di Roma 2008: La paura del "prossimo" raccontata ne "Il Prossimo Tuo" di Anne Riitta CicconeSinossi *: Roma, Parigi, Helsinki. Tre storie - principalmente tre - di persone che per diversi motivi hanno paura degli altri. “L’altro”, il vicino è fonte di ansia e di disturbo per Maddalena, Jean Paul ed Eeva, così anche per la piccola Elèna che vive a Roma ma la cui famiglia è extracomunitaria, per il professor Usko che non si è mai spostato dalla Finlandia e che è stupito e preoccupato dalla velocità con cui cambiano i tempi e la sempre maggiore mescolanza delle genti e delle lingue.
Eeva è una hostess di terra che vive vicino ad Helsinki e che tenta di allontanare gli altri, pensando di poter controllare la realtà, ma accanto alla sua nuova casa vive Usko che cerca di richiamarla a un rapporto umano. Jean Paul è un giornalista che vive a Parigi e che affronta lo shock post traumatico seguito al suo essere sfuggito per pura casualità ad un attentato che ha visto morire tutti i suoi colleghi, in un luogo di guerra. Un uomo che ha quasi paura del suo essere vivo e dei pericoli che possono nascondersi dietro l’angolo, incapace ormai di rapporti umani sani, rifiuta l’amore della giovane compagna Caroline, vive male il rapporto con i figli, a causa di un conflitto irrisisolvibile con la ex moglie Sabine. Maddalena vive a Roma, è una giovane pittrice che non crede più nelle persone e nei sentimenti, che si rifugia nella propria arte, ma che incontrando la giovane Elèna, piccola straniera piena di talento e sogni, trova qualcuno di cui occuparsi.
In un clima generale di sospetto, aggrappandosi alla carnalità del sesso inteso quasi come un’ossessione – chi in un modo chi in un altro - rifugiandosi tra le quattro pareti di casa per paura della violenza, i protagonisti de “
Il Prossimo Tuo” vivono storie apparentemente lontane ma con punti di contatto che illustrano un’umanità piena di differenze ma talmente uguali nel sentire da fare apparire le loro storie parallele, quasi complementari.