"L'Ultima Estate": Massimo Ciavarro e Francesca
Ferrazzo ci parlano del film
E’ ritornato nelle sale in questi giorni, dopo essere uscito durante la seconda metà di dicembre, “
L’Ultima Estate”, il lungometraggio diretto da
Eleonora Giorgi e prodotto da
Massimo Ciavarro.
Il film si può definire un’opera piacevole che riesce a comporre un ritratto interessante ed accattivante di una compagnia di ragazzi a cui il destino tende a giocare uno strano ed imprevedibile scherzo; le loro vite giovani sapranno comunque assorbire l’inevitabile sbandamento e ritrovare la strada per la loro felicità. Lo sguardo della regista non manca di rivelarsi affettuoso e partecipe nei confronti delle vicende dei protagonisti; la sceneggiatura intenerisce ed appassiona sino al finale e lo stile della regia è asciutto e coerente come si conviene ad una storia incentrata primariamente sulle interpretazioni degli attori e sul gusto di narrare una vicenda con freschezza e libertà.
Abbiamo personalmente incontrato
Massimo Ciavarro che ci ha rilasciato una esclusiva intervista.
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L’idea del film” ci ha confidato il noto attore oggi coraggioso produttore, “
parte esattamente da Lampedusa dove appunto è ambientato il film. Mi sono innamorato di questa isola meravigliosa e ho chiesto ad Eleonora Giorgi di pensare ad una vicenda che potesse essere ambientata in quel luogo. Eleonora ha quindi scritto il film partendo dall’idea di osservare i giovani di oggi. Dei ragazzi che vivono nel momento attuale si può notare che appaiono più rimbambiti rispetto i loro coetanei di vent’anni prima; la cosa interessante è che la colpa non è loro ma anzi della tecnologia e delle mode con cui sono costretti a convivere”.
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Il mio lavoro di produttore”, ha continuato
Massimo Ciavarro, “
è consistito nel lasciare Eleonora decisamente libera nelle sue scelte artistiche; personalmente infatti mi sono preoccupato di non fare mancare i necessari finanziamenti al film che provengono in parte da risorse personali ma anche dal ministero delle regioni Lazio e Sicilia. Per la regione Sicilia ho organizzato molto volentieri diverse attività in grado di coinvolgere giovani e non come ad esempio una rassegna cinematografica che si è svolta sull’isola e che è stata intitolata “Il vento del Nord”; ho inoltre promosso un corso di formazione per gli studenti lampedusani, un documentario sull’isola ed un concorso di sceneggiatura e cortometraggi. Due di questi sono stati realizzati. Per tornare a “L’ultima estate” il film è costato 1.100.000 euro circa ed è stato girato in cinque settimane e due giorni. Certo avremmo avuto bisogno di più tempo per le riprese, ma abbiamo ugualmente lavorato bene perché siamo riusciti a creare sul set un atmosfera molto carina e costruttiva. Voglio sottolineare che il film è uscito a Dicembre con 14 copie ed ha avuto un incasso superiore ai 40000 euro, quindi più di 2000 euro per copia; sono fiero di questo risultato più che ragguardevole considerato il periodo pieno di concorrenza in cui è uscito il film. Adesso usciamo in Calabria, quindi in Sicilia, in Campania ed in tutte le regioni del sud".
Una delle interpreti protagoniste del film è
Francesca Ferrazzo, già vista in “
Scusa ma ti Chiamo Amore” e prossimamente in “
Scusa ma ti Voglio Sposare” di Federico Moccia (è Erika, una delle “Onde”). La signorina, un’attrice molto talentuosa di soli diciannove anni di cui si sentirà sicuramente parlare ancora di più in futuro, si contraddistingue tra le altri interpreti di “
L’Ultima Estate” per essere stata recentemente co-protagonista di “
Dopo Quella Notte”, lungometraggio attualmente in post produzione scritto e diretto dal sottoscritto. Non è stato quindi difficile contattarla per collezionare un’altra esclusivissima intervista.
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Ho iniziato questo lavoro per gioco”, ha confidato
Francesca Ferrazzo, “
quando ero molto piccola. Certo i film di Moccia mi hanno cambiato la vita, però va precisato che Eleonora mi ha scelto per la parte di Nina molto prima che interpretassi “Scusa ma ti Chiamo Amore”. Il personaggio che interpreto in “L’Ultima Estate” è quello di una ragazza dolce e materna ma allo stesso tempo forte e determinata; Nina infatti è risolutiva e precisa ma finisce per rivelare anche una sensibilità che inizialmente non ci si aspetterebbe da lei. Girare il film con Eleonora è stato bello e anche divertente; anche se i tempi erano stretti non mancava mai un sorriso e questa cosa è stata naturalmente fondamentale a creare un lavoro di squadra di assoluto successo. Eleonora è stata una mamma per tutti noi ragazzi ed interpreti protagonisti, una insegnante fondamentale come è naturale che una regista sia quando in precedenza è stata appunto una nota attrice. Come cineasta va sottolineato che non era rigida ma anzi aperta ad ascoltare i nostri suggerimenti, e questo ha permesso che ogni singolo personaggio del film risultasse ancora più vero".
18/01/2010, 16:29
Giovanni Galletta