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Le nomination ai Nastri d'Argento 2011


Sette nomination per "Habemus Papam": Nanni Moretti è il più votato. Testa a testa fra le commedie: "Benvenuti al Sud" contro "Nessuno mi può giudicare". "Noi credevamo" di Mario Martone film dell’anno. A Pupi Avati, per "Una sconfinata giovinezza" il “Nastro speciale del 65°” Premi alla carriera per Emidio Greco, Fulvio Lucisano, Marina Piperno. E un Nastro alla Titanus per "L’ultimo Gattopardo" di Giuseppe Tornatore


Le nomination ai Nastri d'Argento 2011
È "Habemus Papam" di Nanni Moretti il film in testa alle nomination dei Nastri d’Argento 2011 ma la grande sfida tra i candidati al premio dei giornalisti cinematografici, che si concluderà sabato 25 Giugno 2011 sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, è quest’anno tra le commedie. Se "Habemus Papam" ha sette candidature sono, infatti, proprio due commedie - "Benvenuti al Sud" di Luca Miniero e "Nessuno mi può giudicare" di Massimiliano Bruno, sei nomination ciascuno - a dominare, in pole position con "Habemus Papam", la top ten dei film entrati a far parte ufficialmente delle “Cinquine” 2011. Tra i più candidati anche "La solitudine dei numeri primi" di Saverio Costanzo (cinque) e con quattro nomination ciascuno: "Malavoglia", "Una vita tranquilla", "Vallanzasca-Gli angeli del male", "20 sigarette" e le due commedie di Paolo Genovese Immaturi e La banda dei Babbi Natale.

Marco Bellocchio ("Sorelle Mai"), Saverio Costanzo ("La solitudine dei numeri primi"), Claudio Cupellini ("Una vita tranquilla"), Nanni Moretti ("Habemus Papam") e Pasquale Scimeca ("Malavoglia") sono, comunque, i cinque candidati per il Nastro destinato al regista del miglior film.

Ricca anche la selezione delle opere prime: accanto a Aureliano Amadei ("20 sigarette"), Massimiliano Bruno ("Nessuno mi può giudicare"), Ascanio Celestini ("La pecora nera") e Edoardo Leo ("18 anni dopo"), tra i cinque candidati nella categoria Miglior regista esordiente, sulla scia del debutto a Cannes, entra Alice Rohrwacher con "Corpo celeste".

Grandi e piccoli in competizione nella “cinquina” dei produttori, categoria in cui, accanto a Medusa e Cattleya ("Benvenuti al Sud") e Pietro Valsecchi ("Che bella giornata") si sfidano Nanni Moretti - Domenico Procacci per la produzione di "Habemus Papam", il trio Corsi-Romoli-Bonivento ("20 sigarette") e Fabrizio Mosca ("Una vita tranquilla"- "Into Paradiso").

Attrici e attori: Paola Cortellesi, Angela Finocchiaro e Donatella Finocchiaro, Isabella Ragonese e Alba Rohrwacher per le protagoniste, la coppia Claudio Bisio-Alessandro Siani, Raoul Bova, Kim Rossi Stuart, Toni Servillo ed Emilio Solfrizzi i cinque protagonisti.

Nella “cinquina” delle non protagoniste: Carolina Crescentini, Anna Foglietta, Marta Gastini, Valentina Lodovini e, in coppia, due attrici di Corpo celeste: Anita Caprioli e la non professionista Pasqualina Scuncia

E come di consueto, dai giornalisti cinematografici una particolare attenzione al grande cinema ("Noi Credevamo" di Mario Martone Nastro dell’Anno) e al cinema indipendente di qualità, alla produzione d’autore e ancora una volta alla commedia con una provocatoria “dilatazione” della “cinquina” speciale, ormai diventata una categoria a sé, con un riconoscimento che, andando al film, premia il suo autore, i produttori ed anche il cast. E che quest’anno eccezionalmente - per dirla con una battuta cinematografica - si presenta alle cinquine con una vera e propria “sporca dozzina” di proposte: dai film che hanno clamorosamente conquistato il pubblico, al top degli incassi, alle commedie più piccole, interessanti anche se decisamente più “di nicchia”, vedi il caso, ad esempio, di "Gianni e le Donne", "Senza arte né parte", "Qualunquemente".

Il Nastro del 65° per Pupi Avati e per un film che ha trattato un tema - l’alzheimer - ancora inedito e dolorosamente quotidiano per molte famiglie. Tre i riconoscimenti alla carriera: a un maratoneta della produzione italiana come Fulvio Lucisano, alla coerenza di un autore come Emidio Greco (quest’anno regista di "Notizie degli Scavi") e di Marina Piperno, che ha all’attivo mezzo secolo di produzione ostinatamente indipendente e di qualità.

27/05/2011, 19:30