IL COMANDANTE E LA CICOGNA - Tra commedia e poesia
Il nuovo film di
Silvio Soldini, richiama al divertimento impegnato di altri tempi, quando sorridere significava anche riflettere sull’andamento della società.
I personaggi di cui il regista milanese ama raccontarci, pur nel contesto di questa commedia morale ma non certo moralistica, non sono i moderni truffatori dalla faccia pulita ma anzi le persone più candide, perdute nelle retrovie di un mondo nel quale inevitabilmente tendono a smarrire la strada. I personaggi principali di "
Il comandante e la cicogna" sono infatti coloro che è meno facile notare, le persone più ingenue e buffe, perlopiù incapaci ad intrattenere rapporti con i propri simili a loro dissimili.
Ma alla fine, anche per loro, magari come premio per la ferma intenzione di non avere ceduto a nessun squallido compromesso, non tutto è andato perduto; potranno infatti scoprire che è stato sufficiente avere seguito i sentieri più ariosi e meno battuti, quelli che gli avranno permesso di ritrovare, se non la letizia, almeno la salvezza e la serenità dopo la tempesta.
Silvio Soldini si reinventa dirigendo una commedia che non ricorda in particolare nessuna delle sue precedenti. Il tratto già conosciuto e qui rinnovato del suo impeccabile mettere in scena continua ad essere la direzione degli interpreti e la preziosa leggerezza della narrazione, che è il contrario del disimpegno e che non manca mai di seguire il divertimento più intelligente ed elegante.
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Il comandante e la cicogna" è un film che si fa amare soprattutto per la finezza e la genuinità dell’ispirazione e che approda alla poesia più autentica, a tratti struggente ma mai inquieta ed infine catartica e commovente. Non resta che ricordare quanto sia preziosa una commedia di questo genere.
17/10/2012, 10:00
Giovanni Galletta