Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

GIORNATE DEGLI AUTORI - Un elefante in gondola?


GIORNATE DEGLI AUTORI - Un elefante in gondola?
Anche quest'anno, in occasione del Decennale, le Giornate degli Autori, sezione autonoma e indipendente della Mostra del Cinema di Venezia, ironizzano sulla propria identità con un'immagine-simbolo dal sapore totemico come quella dell'elefante: un cucciolo di pachiderma che offre riparo al Leone nel salutare una laguna ancora sospesa tra nubi minacciose e una promessa di arcobaleno. Che la si voglia prendere per metafora del difficile momento della cultura (non solo in Italia) o gioco auto-ironico su una rassegna che ambisce alla crescita e alla longevità (come gli elefanti), l'immagine del 2013 prosegue, in realtà, in una linea editoriale ben definita. Per il decimo anno consecutivo le Giornate affidano infatti la propria linea creativa allo studio grafico romano "Immagine e Strategia" che meglio di chiunque altro ha saputo rappresentare l'essenza stessa della sezione: giovane, temeraria, tenace e vitale. Tra le immagini che hanno animato le varie edizioni, spesso strappando un sorriso ad attori, registi e ospiti della sezione in posa per una foto ricordo, ricordiamo i nostri felini "alternativi" come il leone rasta fiero e sbarazzino della passata edizione o il "mansueto" gatto dalla maestosa ombra leonina del manifesto 2009.

Nel ricordo sfilano le altre immagini che hanno connotato le varie edizioni: la "Casa degli autori" che si "accende" simbolicamente sulla copertina della terza edizione (2006) e l'immagine a raggi x di una macchina da presa della quarta edizione (2007); a volte sono state volutamente provocatorie come l'impronta sulla sabbia - di chi sa di aver lasciato un segno, forse presto cancellato dalle onde - della seconda edizione (2005) e la figura vestita da diavolo circondata da pellicole e telecamera nel 2008.

Non sono mancate immagini "ambasciatrici" di un cinema nuovo, "low cost" e ansioso di comunicare al mondo i propri messaggi come l'aeroplano di carta che vola spedito e la "pellicola-messaggio" dentro la bottiglia approdata sulla spiaggia, rispettivamente della settima (2010) e ottava edizione (2011). Il logo delle Giornate nasce dall'immagine "zero" (2004), segno di una sezione fortemente veneziana, la prua della gondola pronta a solcare le acque della laguna e, forse, del mare.

"Il primo anno" - spiega il direttore Giorgio Gosetti - "abbiamo cercato con il supporto del nostro studio grafico di individuare un logo che richiamasse una delle immagini storicamente evocative della Serenissima, così come il leone di San Marco incarna lo spirito della Biennale. Ne è nata l'immagine delle Giornate degli Autori, la sagoma del "ferro" della gondola sullo sfondo della luna". Un viaggio nell'oscurità e nelle emozioni, proprio come  il cinema.

09/08/2013, 12:05