Dal 19 novembre il Future Forum
Torna domani, martedì 19 novembre, il
Future Forum, che si presenta da subito con tanti appuntamenti originali, dedicati a scandagliare il futuro delle città, tema di questi giorni della rassegna. In particolare, Future Forum intende proporre alcune rilevanti esperienze “bottom-up”, dal basso all'alto, evidenziando come singoli individui, associazioni o aggregazioni riescono a trovare un modo per invogliare i cittadini e le istituzioni a cambiare comportamenti, abitudini e obiettivi, per trovare un punto d'incontro fra le esigenze di tutti e il piacere di una realtà quotidiana più ricca e stimolante.
Dalle assemblee partecipate, alle associazioni di comuni, alle idee di qualche visionario che opera negli ambienti più difficili, queste esperienze pongono la fantasia e il coraggio al centro di un reale processo di trasformazione urbana. Tre gli incontri in programma; due di essi rientrano nella “Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile 2013” e si terranno alle 9.30 e alle 11.30 nella Sala Valduga della Cciaa. La prima conferenza si intitola “Le esperienze di trasformazione urbana che cambieranno le nostre città”, alla quale interverranno Francesco Cazzaro, della presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese che ha unificato i servizi dei Comuni aderenti in un’ottica di risparmio e ottimizzazione, sperimentando un nuovo equilibrio tra pubblica amministrazione, sistema privato e cittadini, Claudio Cipollini, presidente di Italia 2020, Andreas Delleske, del Forum di Vauban, una delle esperienze di edilizia sostenibile più riuscite in Europa, e il sacerdote-imprenditore don Antonio Loffredo.
Modera l’incontro il professor Leopoldo Coen. L’appuntamento delle 11.30 avrà poi come protagonista Bernardo Secchi, professore emerito di Urbanistica allo Iuav di Venezia, introdotto dall’assessore regionale Mariagrazia Santoro. Ci si interrogherà su “La città nuova che verrà”, perché, come dice il professor Secchi, «i territori e le città che osserviamo sono il risultato di un lungo processo di selezione cumulativa tuttora in corso.
Ogni giorno selezioniamo qualcosa, una casa, un tratto di strada, un ponte o un bosco, destinandolo alla distruzione; qualcosa usiamo differentemente dal passato, modifichiamo e trasformiamo, qualcos'altro decidiamo di conservare com' era e dove era. Il più delle volte lo facciamo per ragioni pratiche: perché abbiamo bisogno di nuove case, di strade più larghe, di ospedali più efficienti, ma di continuo diamo anche un senso e un valore a ciò che ci circonda, un valore monetario e un valore simbolico. [...] Ciò che ci sta davanti agli occhi, l'immenso archivio di segni materiali lasciati nel territorio da noi stessi e da chi ci ha preceduto, è l’esito dell' accumularsi di queste decisioni».
La giornata di domani (martedì 19) si conclude alle 15, con un incontro in Sala Economia Cciaa, sul “Riuso come paradigma”. Introdotti da Alessandro Verona, presidente di vicino/lontano e curatore di questa settimana di Future Forum dedicata alle città, interverranno Lionel Devlieger del collettivo Rotor, assieme ad Andreas Delleske e Claudio Cipollini. Rotor è un collettivo con base a Bruxelles i cui membri condividono l’interesse verso il flusso della materia nell’industria e nell’edilizia. Il gruppo concepisce e realizza progetti di design e architettura e sviluppa analisi critiche sulle risorse e sull’uso e riuso dei materiali attraverso ricerche, pubblicazioni, testi e conferenze. È attualmente impegnato nello sviluppo di Opalis, inventario online delle pratiche professionali per il recupero di materiali edili e nella curatela della prossima Triennale di Architettura di Oslo.
Future Forum prosegue poi mercoledì 20 con un doppio appuntamento cinematografico, la proiezione in anteprima (sarà nelle sale italiane solo giovedì 21 dopo la proiezione napoletana dello scorso weekend) del film d’animazione “L’arte della felicità”, che ha aperto la 28sima Mostra Internazionale di Critica Cinematografica di Venezia.
Oltre che un’esperienza originale di animazione made in Italy, il film è anche esempio di successo di una nuova e giovane impresa culturale, di cui Udine avrà il privilegio di parlare grazie alla presenza del regista (e disegnatore) Alessandro Rak e del produttore Luciano Stella. La mattina alle 9 la proiezione sarà riservata per le scuole e si concluderà con la presentazione del Progetto “Bes” a cura di Enzo Barazza e degli studenti della classe quinta dell’Itis Deganutti. Sarà invece aperta al pubblico la proiezione serale, alle 20.30 al Cinema Centrale (ingresso a pagamento): proprio questo appuntamento sarà preceduto dagli interventi del regista e del produttore.
18/11/2013, 17:19