Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

"La Memoria degli Ultimi" all'Arsenale di Pisa


Mercoledì 16 aprile appuntamento al Cinema Arsenale di Pisa alle ore 21.00 per la presentazione del film "La Memoria degli Ultimi" di Samuele Rossi.

Ad incontrare il pubblico il regista e produttore Samuele Rossi, Giorgio Vecchiani, Presidente dell’ANPI di Pisa e protagonista del documentario, Giuseppe Cassaro, produttore e compositore delle musiche, Michele Battini, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Civilta' e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e l'assessore Marilù Chiofalo, Comune di Pisa.

Ad un anno dal 70° anniversario della Liberazione il giovane Samuele Rossi – dopo "La strada verso casa" presentato nel 2011 al Festival Internazionale del Film di Roma e alla Mostra Internazionale di Cinema di San Paolo - parla di “urgenza di raccogliere i pezzi di Storia che il tempo ha allontanato e messo ai margini, per mantenere viva la Memoria”. Nell’assenza di amore, di attenzione e di conoscenza degli italiani per la memoria storica trova genesi La memoria degli ultimi, documentario intimo e delicato, ritratto delle vite di alcuni ex-partigiani combattenti, uomini e donne, oggi ultra ottantenni.

La maggior parte dei giovani – che entrano inaspettatamente nel flusso del documentario rompendone l’equilibrio – non conoscono il valore del 25 aprile e il significato della Guerra di Liberazione e della Resistenza: il roadshow della pellicola si configura quindi come un tour della Memoria, una nuova Liberazione.

La macchina da presa segue in modo naturale gli Ultimi e la loro quotidiana lotta per la libertà e fa affiorare una riflessione forte e attuale sulla cultura della memoria nelle giovani generazioni e non, attraverso la testimonianza diretta di coloro che hanno contribuito a realizzare l’Italia di oggi.

La narrazione scorre in modo spontaneo attraverso i ricordi, le emozioni e gli sguardi dei protagonisti, la cui semplicità e lucidità colpiscono profondamente lo spettatore.

Ogni singola storia è una pagina di vita vissuta che lascia il segno. Fra queste proprio un partigiano di Pisa, Giorgio Vecchiani, che scelse la Resistenza per difendere la propria famiglia ed il ricordo del fratello maggiore, disperso nella terribile Campagna di Russia, dalla quale non fece purtroppo più ritorno e per la cui memoria Giorgio combatte quotidianamente. Oltre a Giorgio nel film anche il temperamento combattivo di Laura Francesca Wronowski, nipote acquisita di Giacomo Matteotti che perde l’amore della sua vita in battaglia; la tenacia di Umberto Lorenzoni, mutilato ad una mano durante un combattimento; lo sguardo disincantato e sofferto di Massimo Rendina, ex giornalista RAI e Capo di Stato maggiore della Brigata Garibaldi.

E ancora commuovono: l’emigrazione forzata di Giorgio Mori, minatore in Belgio per mancanza di occupazione in Italia e quella di Germano Pacelli, di estrazione operaia, che diventa pittore al suo rientro dal nord Europa e il licenziamento dalla fabbrica di Ermenegildo Bugni, costretto a diventare ambulante al rientro dalla guerra

Un viaggio mentale dunque, prima che fisico, diviso tra l’emotività di un tempo lontano e l’analisi, a tratti amara, di un presente che sembra aver dimenticato i valori della Storia recente del nostro paese e contribuito a indebolire il fondamentale processo di formazione di una coscienza civile e democratica.

Il regista ci conduce nelle località dei singoli protagonisti e negli spazi del loro passato: dal rifugio partigiano di Fontana Nuova nell’Appennino ligure alla linea gotica delle Cave di Carrara al Campo Tizzoro, zona di combattimento dell’Appennino pistoiese. Spazi che si fanno luoghi: luoghi nei quali, ancora oggi, si respira la speranza in un futuro migliore che ha spinto una intera generazione di giovani a combattere e sacrificare molto della loro vita.

Nel documentario le testimonianze sono intramezzate da spezzoni degli archivi storici dell’Istituto Luce e dai disegni sulla Resistenza realizzati da Germano Pacelli, autore anche dell’abbraccio della locandina ufficiale.

In questi giorni parte anche la campagna #nonperderelamemoria attraverso la quale gli utenti potranno pubblicare - sul sito del film e i social correlati - foto, video, interviste e lettere di esperienze legate alla Guerra e alla Resistenza vissute da famigliari e conoscenti che confluiranno in un diario virtuale per conservare la memoria di quanto accaduto.

11/04/2014, 18:05