IL VENTO DEL NORD - Giampaolo Morelli
Giampaolo Morelli è a Lampedusa, ospite del Festival che sta portando nell'isola il meglio del cinema italiano della stagione appena trascorsa. Con "
Song 'e Napule", di cui è autore del soggetto oltre che interprete, Morelli ha voluto raccontare la sua Napoli e le diverse facce che convivono fianco a fianco.
"Sono due i motivi che mi hanno spinto a pensare e scrivere il soggetto per il film" ci racconta l'attore. "Una è che mi interessava mettere a confronto due napoletanità, quella borghese dei quartieri bene con quella popolare. Mentre nelle altre città vivono in territori separati e lontani, a Napoli convivono vicinissimi; la ricca via dei Mille è attaccata ai quartieri spagnoli, e mi piaceva raccontare e confrontare queste due realtà. Io sono della Renella, dove vivi tutte e due le Napoli. L'altro motivo è la musica neomelodica; essendo napoletano l'ho ascoltata e subita e in questo caso volevo sfatare il mito che sia soltanto musica di
serie b. Tra i neomelodici, come per gli altri generi, ci sono musicisti scarsi e altri di talento che, partiti dai ristoranti e dai matrimoni, sono usciti da Napoli e hanno avuto una carriera anche fuori. Io la vivevo tanto ed ero affascinato dai videoclip fatti in casa ma di grande fantasia trasmessi dalle tv private, con i cantanti che hanno le guardie del corpo come Mick Jagger..."
Come è stato girare a Napoli?
"I Manetti sono stati bravissimi. Io ho sempre visto Napoli come un grande set a cielo aperto, le strade che frequentavo le vedevo perfette per un film. Ma tutti pensano che sia difficile, che si debbano pagare pizzi e complicazioni del genere e per questo spesso si usa la provincia. I Manetti hanno invece girato tranquillamente in centro con i napoletani felicissimi di aiutarci. Non vedevo una Napoli così dai tempi dei film di Nanni Loy, e i Manetti, con una troupe leggera, si sono mossi benissimo cogliendo e raccontando le bellezze di Napoli. I napoletani ci hanno dato grande disponibilità, come nella tripperia dove è stata girata la scena con Sassanelli e Roja. Abbiamo chiesto se gentilmente ci facevano girare lì e i proprietari ci hanno dato massimo aiuto e ospitalità".
Il successo ottenuto dal film, ve lo aspettavate?
"Forse a questi livelli no. Speravamo come sempre succede, di riuscire al meglio, ma un successo sia di critica sia di pubblico come questo era inatteso. E soprattutto le critiche positive dei giornalisti hanno innescato un passaparola sin dal Festival di Roma, che ha aiutato il film. Uscito ad aprile in 17 copie è arrivato a 80 in breve tempo, incassando circa un milione di euro.
Critiche, botteghino e premi...
"Sì, alcuni davvero inaspettati. Due David e quattro Nastri d'Argento, due di questi mi hanno dato una grandissima soddisfazione: miglior commedia, essendo autore del soggetto è stato bello, e miglior canzone originale. Un pezzo degli Avion Travel interpretato da me".
A Roma hai aperto uno spazio teatrale a Trastevere, di che si tratta?
Il "Douze", dodici semplicemente per il numero civico di via del Cipresso. Nasce come spazio per mettere in scena cose anche comiche e ironiche ma sicuramente sperimentali, con collaborazioni tra gruppi che scrivono e mettono in scena come in un vero laboratorio. Uno spazio per letture recitate dove il pubblico si diverte creando un'atmosfera anche grazie alle dimensioni e al tipo di locale. Cento posti ma organizzati in maniera originale".
Cosa stai facendo in questo periodo?
"Sto girando
Una Grande Famiglia con
Ivan Cotroneo. Sono un personaggio nuovo, un ragazzone timidone che si innamora di
Isabella Ferrari, anche lei new entry, che è esattamente l'opposto: la bella femmina emiliana, una bellissima caratterizzazione. Per il cinema non c'è ufficialità, ma qualcosa è in cantiere. Ad agosto è tutto fermo ma rimaniamo in attesa...".
IL PROGRAMMA COMPLETO DE "IL VENTO DEL NORD"05/08/2014, 11:10
Stefano Amadio