PERFETTI SCONOSCIUTI - Se il tuo cellulare fosse pubblico
Sembrerebbe tutto campato in aria, la storia, i personaggi, le situazioni ma...
Paolo Genovese e i suoi sceneggiatori, con un finale a sorpresa, riescono a dare un senso originale a questo film rendendolo uno dei migliori della stagione. Una commedia amara sulla fragilità della coppia e sulle debolezze umane su cui poggia le basi.
Tre coppie e mezza (Peppe, interpretato da
Giuseppe Battiston è solo) si incontrano e decidono, per divertimento ma non solo, di lasciare a disposizione di tutti i propri cellulari per l'intera durata della cena. Quello che scaturisce dall'ascolto in viva voce di messaggi, whatsapp, e chiamate varie riuscirà a creare e ad allargare qualche crepa in maniera pericolosa.
Paolo Genovese dirige con grande capacità un film girato in sequenza, in gran parte intorno a un tavolo e più in generale in un unico appartamento. Il gioco dei primi piani e dei piani d'ascolto è fondamentale per creare e far crescere la tensione ma anche per dare spazio alle battute inevitabili per i personaggi di
Marco Giallini e Valerio Mastandrea i quali, insieme ad
Alba Rohrwacher, al debutto nella commedia,dimostrano di avere una marcia in più.
Subito dietro
Giuseppe Battiston in un ruolo abbastanza nuovo e nel quale, con misura, si sente a suo agio.
Edoardo Leo e Kasia Smutniak hanno ruoli ambigui e spigolosi ma riescono a portarli a termine con grande abilità.
Anna Foglietta insiste a voler commentare ogni situazione con sguardi e faccine, anche quando non ce ne sarebbe assoluto bisogno.
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Perfetti Sconosciuti", già opzionato per un remake in cinque paesi, è la dimostrazione che una buona sceneggiatura è fondamentale per la creazione di un film che funziona e sarà il pubblico a decretare un successo che ci sembra del tutto meritato.
03/02/2016, 10:33
Stefano Amadio