POVERI MA RICCHI - Semplice ma efficace
Quattro risate grasse, poco raffinate e sul pericoloso crinale della volgarità, "
Poveri ma Ricchi" le strappa in scioltezza, riuscendo a raggiungere una sufficienza che in questa stagione di bidoni non è cosa da poco.
La storia è semplice, ricalcata sull'originale francese, ma c'è e funziona: una famiglia povera, cafona e ignorante del Lazio vince 100 milioni di euro al lotto e cambia vita. Si trasferisce a Milano dove crede di trovare una nuova realtà in mezzo ad altri ricchi ma presto si rende conte che le cosa stanno in maniera diversa e ci vuole ben altro che i soldi per cambiare il proprio stato sociale.
Scritto da
Fausto Brizzi e
Marco Martani, "
Poveri ma Ricchi" si appoggia su dialoghi bilanciati che non faticano a far scattare la battuta favorita anche dai tempi comici di un cast funziona nella versione burina come in quella ricca. Senza troppo calcare sulle reazioni alla volgarità della famiglia, viste spesso nei film dove lo scontro sociale o regionale è il tema principale, il film di Brizzi scorre mostrando principalmente le disavventure della famiglia Tucci, lasciando al pubblico il giudizio sugli eventi.
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Poveri ma Ricchi" non sarà un capolavoro della commedia raffinata o un esempio di comicità assoluta ma Il gruppo degli attori, con Lucia Ocone e Anna Mazzamauro in testa riesce a centrare un obiettivo non facile di questi tempi. Christian de Sica ed Enrico Brignano fanno il loro con i tempi giusti qualcosa di "già visto" di troppo. Lodovica Comello funziona come il bravo Ubaldo Pantani.
Anche le guest star, come Al Bano o Gabriel Garko sono utilizzati e inseriti nella storia con grande fluidità.
13/12/2016, 16:41
Stefano Amadio