Giornata "Boris" (e non solo) domani al
Sottodiciotto Film Festival & Campus
La giornata al
Sottodiciotto Film Festival & Campus domani,
martedì 4 aprile, si apre con “
Buon compleanno, ‘Boris’”, l’evento speciale dedicato alla dissacrante serie tv – creata dagli sceneggiatori-registi- showrunner
Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico e destinata a rivoluzionare la comicità sul piccolo schermo – che dieci anni fa, il 16 aprile 2007, debuttava sul canale satellitare Fox.
Feroce ed esilarante critica alla società del nulla televisivo, ambientata dietro le quinte della sconclusionata soap opera “Gli occhi del cuore 2”, sul cui set si alternano attori cani, star senza talento, impiegati raccomandati, produttori senza scrupoli, tecnici improvvisati, “
Boris” è diventata subito un fenomeno di culto, dando vita a un nutrito seguito di fan, che – caso raro, per non dire unico, per una serie non più in onda – è continuato ad aumentare negli anni e aumenta ancora oggi grazie ai giovanissimi che la riscoprono sui servizi di streaming on demand. Per la prima volta dalla chiusura della serie (nel 2010, dopo 42 episodi e un riuscito film per il cinema), i creatori e il cast si riuniscono, a Sottodiciotto Film Festival & Campus, per i festeggiamenti ufficiali del decennale dall’esordio.
Nel pomeriggio, in una
masterclass “Boris” (ore 16, Laboratorio multimediale Guido Quazza dell’Università degli Studi di Torino), Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico racconteranno segreti, dietro le quinte e aneddoti della celebre serie, dedicando anche un approfondimento alla professione dello showrunner, figura ancora quasi totalmente inedita in Italia. Condurrano Maria Paola Pierini e Franco Prono (Università degli Studi di Torino).
In serata, per un
incontro con il pubblico del Festival (ore 21.30, Cinema Massimo 1), ai tre autori Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico si uniranno Michele Ferrarese, direttore creativo di Fox, l’aiuto-regista Arianna Dell’Arti e una gran parte degli attori di “Boris”: Caterina Guzzanti (nella serie, la solerte assistente alla regia Arianna), Ninni Bruschetta (il cocainomane direttore della fotografia Duccio Patanè), Paolo Calabresi (il burbero capo-elettricista Biascica), Corrado Guzzanti (lo psicopatico attore Mariano e l’agente padre Gabrielli), Karin Proia (l’attrice Karin “le cosce”), Roberta Fiorentini (la segretaria di edizione Itala), Luca Amorosino (l’aiutoregista Alfredo), Carlo De 2 Ruggieri (lo stagista-schiavo Lorenzo), Raffaele Buranelli (l’aiuto-operatore Furio), Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo e Andrea Sartoretti (i tre sceneggiatori fannulloni). A seguire, verranno proiettate le sequenze più divertenti dei provini degli attori di “Boris”, a volte anche in ruoli diversi da quelli ricoperti nel corso della serie.
Chiuderà la serata la proiezione di un gioiellino recuperato per l’occasione dagli archivi Fox, mai mostrato prima d’ora, “
Sampras”, il primo “pilota” della serie, girato nel 2005 (un anno e mezzo prima del “pilota” ufficiale), con un titolo diverso e un cast parzialmente differente, mai trasmesso per questioni legali e produttive.
Nel pomeriggio, una puntata tra i libri del genere tanto amato da molti appassionati di cinema, alla Galleria Little Nemo, che nell’ambito del Festival presenta (alle 17)
Sentieri di carta nel West. Quaranta interviste ad autori italiani di fumetti western, a cura di Roberto Guarino e Matteo Pollone (Allagalla Edizioni, 2017). Con gli autori, interverranno Stefano Biglia (disegnatore di “Magico Vento” e “Tex”), Claudio Nizzi (sceneggiatore di “Larry Yuma” e “Tex”) e Sergio Tisselli (illustratore e fumettista). Coordina l’incontro il giornalista de “La Stampa” Guido Tiberga.
Sempre nel pomeriggio prende il via l’omaggio non convenzionale che Sottodiciotto & Campus, in collaborazione con il
Festival I Mille Occhi, dedica a uno dei tanti nomi importanti, ma dimenticati, della storia del cinema italiano, Walter Santesso. Di fatto noto nel mondo intero come interprete di Paparazzo, il fotografo ne
La dolce vita di Fellini che ha dato il suo nome alla categoria dei fotografi d’assalto, l’attore ha avuto una seconda vita dietro la macchina da presa. Nel suo prosieguo di carriera come regista, Santesso ha scelto di dirigere esclusivamente film rivolti al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Sottodiciotto & Campus lo ricorda proponendo, oltre alla serie dei provini che sostenne per il ruolo nel film di Fellini, tre suoi lungometraggi, a cominciare da
L’importanza di avere un cavallo (ore 17, Cinema Massimo 3). Girato sull’Altopiano di Asiago, il film narra le vicende di un ragazzo che lotta per poter tenere con sé un cavallo bianco che tutto il paese vorrebbe portargli via. Le proiezioni saranno introdotte da Dario Stefanoni, curatore di Milleocchi Film Festival di Trieste.
Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta, in anteprima italiana,
Little Men (ore 18.30, Cinema Massimo 3), diretto dallo statunitense Ira Sachs, già regista, tra gli altri, di Arsenico e vecchi confetti e di I toni dell’amore – Love is Strange. Presentato al Sundance e al Festival di Berlino nella sezione "Generation Kplus", definito da The Guardian “un film drammatico, commovente ed eccezionalmente potente sul tormento delle difficoltà economiche quotidiane”, girato a New York, racconta l’amicizia tra due tredicenni, Jake e Tony, diventati vicini di casa quando i genitori del primo ereditano l’immobile in cui è affittuaria la madre del secondo. Scaturito da immediata simpatia, il legame tra i due ragazzi, molto diversi per carattere, si farà sempre più forte, misurandosi con il mondo esterno (Tony difende Jake da ripetuti atti di bullismo a scuola), ma soprattutto con i rispettivi ambienti familiari e con i conflitti nati tra i loro genitori per questioni finanziarie che, a un certo punto, diventeranno dirompenti.
Si parla ancora di libri a
Wikicampus, il ciclo di “lezioni” organizzate in collaborazione con il DAMS e dedicate ai rapporti tra letteratura e cinema nel nuovo millennio. Il terzo appuntamento, “Scritture femminili: Brandon e Monroe visti da Joyce Carol Oates” (ore 18.30, Circolo dei lettori), condotto da Maria Paola Pierini (Università degli Studi di Torino), è dedicato all’analisi delle opere in cui la prolifica scrittrice americana rievoca e reiventa (e distrugge) le due star da lei più amate.
In serata prosegue
Generazione Sottodiciotto – Il nuovo millennio raccontato dai millennial, il programma speciale nato dalla volontà di esplorare i cambiamenti avvenuti nel mondo dei giovanissimi sulla base dei video realizzati da bambini e ragazzi che hanno partecipato, dal 2000 in poi, ai concorsi del Festival. Il terzo appuntamento, “Le vie sbagliate” (ore 20.30, Cinema Massimo 3), è dedicato al tema della devianza visto attraverso gli occhi e le immagini dei giovanissimi, di cui discuteranno Lucia Vollaro, preside dell’Istituto Comprensivo Statale Virgilio 4 di Scampia (Napoli), e gli scrittori Giusy Marchetta e Mario Tagliani.
In seconda serata, in collaborazione con
Seeyousound International Music Film Festival e EarMusic, Sottodiciotto & Campus presenta, in anteprima italiana,
Deep Purple. From Here To inFinite - The Movie (ore 22.30, Cinema Massimo 3). Narrato da Rick Wakeman (il leggendario tastierista degli Yes), il videodocumentario mostra e racconta le fasi di songwriting e di registrazione, negli studi di Nashville, di “InFinite”, il nuovo album dello storico gruppo inglese, in uscita il 7 aprile. Allo stesso tempo rappresenta un’occasione unica per un incontro ravvicinato con Ian Gillan e compagni (e con i loro ospiti, tra cui il “re” dei produttori rock Bob Ezrin), solitamente poco propensi a concedersi personalmente alle riprese, documentando insieme sia il modo di lavorare della band, sia la forza inesauribile di un’amicizia lunga ormai quasi cinquant’anni di carriera. Incluso in alcune limited edition dell’album, il filmato è presentato in anteprima in alcuni “fans event” sparsi per il globo, di cui la proiezione torinese fa parte.
Tutti gli appuntamenti e le proiezioni del Festival sono a ingresso gratuito.
03/04/2017, 11:39