ALICE NELLA CITTA' 19 - I film del Panorama Italiano
La sezione
Panorama Italiano della diciannovesima edizione dei
Alice nella Citta' punta sulla scoperta e sulla valorizzazione del giovane cinema italiano. Quello capace di raccontare storie intense e coraggiose nei modi inventivi del cinema indipendente. Documentari, film inediti in Italia, mai usciti in sala per il grande pubblico o passati velocemente in un festival. Sono 10 i film che comporranno la selezione in concorso a cui la giuria composta da Paolo Genovese (Presidente), Riccardo Milani, Lucia Ocone, Anna Ferzetti e Tania Pedroni assegnerà il Premio Raffaella Fioretta, sostenuto dalla Regione Lazio.
L’identità dei personaggi dei film di questa edizione sono interessati al cambiamento, alla trasformazione, all’evoluzione più che a dare forma a un’apparente situazione: “Per me l’Italia è cambiata: questo è il tema. È cambiata e bisogna parlarne anche in modo non politicamente corretto”. Così il regista del lungometraggio
IL LEGIONARIO si smarca dallo stereotipo del racconto della periferia romana e del conflitto multietnico. Partendo dal tema delle seconde generazioni, Hleb Papou, bielorusso “naturalizzato” romano, da poco diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, mette in scena uno scontro che in questo caso richiama l’antico mito di Caino e Abele, che significa non solo confronto tra fratelli ma anche confronto con se stessi e con la società. L’opera prima di Lorenzo Pallotta cerca di risalire alle origini per dirci realmente chi siamo.
SACRO MODERNO, più che una visione di cinema, è una visione del mondo. Un’autentica piccola sorpresa del festival. Racconta la vita degli ultimi quattro ragazzi di un borgo fantasma delle montagne abruzzesi che sta scomparendo. Incentrato anch’esso quasi esclusivamente sulla vita di un gruppo di fratelli bosniaci,
BROTHERHOOD scava in profondità nei meandri della mente di tre uomini in divenire fra responsabilità famigliari che pesano come macigni e un innato bisogno di libertà. Il secondo lungometraggio di Francesco Montagner esplora un momento molto delicato della vita, quello del passaggio dall’adolescenza alla vita adulta, con una delicatezza e un rigore analitico rari. Il regista si avvicina a tre giovani fratelli Jabir, Usama e Useir, che si trovano in stadi diversi della loro vita, mettendone in rilievo il rapporto complesso con il padre Ibrahim, un predicatore islamista radicale condannato a due anni di carcere per affiliazione terroristica. La fine di una guerra non è mai una fine, rimane attaccata al suolo e alle persone. Le macerie, la polvere, le città distrutte e abbandonate del Kurdistan iracheno sono ferite visibili che svelano quelle invisibili, che sono cicatrici delle anime.
WAR IS OVER di Stefano Obino è un poema filmico dedicato a tutte le abilità di sopravvivenza. Un resoconto della resilienza universale dello spirito umano che è in grado di risorgere dalla distruzione e dalla morte. Mentre nel film
COME PRIMA di Tommy Weber si viaggia nelle atmosfere del road movie: le campagne della Borgogna, le Alpi, la frontiera italiana e poi la traversata fino a Procida saranno le tappe della riconciliazione di due fratelli, Fabio e Andrè, che si rincontrano dopo che Fabio ha lasciato Procida per combattere al fianco delle camicie nere di Mussolini 15 anni prima. Questo viaggio attraverso due Paesi traumatizzati dalla guerra offrirà ai fratelli l’occasione di ritrovarsi nonostante il dolore e le incomprensioni. L’opera prima di Beatrice Baldacci, realizzata nell’ambito di Biennale College, è un prezioso lavoro di scavo sui rapporti familiari.
LA TANA tiene insieme cose tra loro diverse: da una parte la malattia, dall'altra la giovinezza. Giulio (Lorenzo Aloi) e Lia (Irene Vetere, già interprete di “Notti magiche” di Virzì) sono in cerca di una rotta, attratti da una forza misteriosa che li unisce. La natura, il lento scorrere del tempo, diventa lo spazio in cui sperimentare e imparare a conoscersi, attraverso la scoperta dei loro corpi. Condividono anche se in forme diverse, una grande solitudine, che immerge Lia nell'impegno di doversi prendere cura di una madre con una malattia neurodegenerativa. C’è una linea evidente di continuità tra il catalogo di questi destini adolescenti e lo sport agonistico presenti in questi tre film del concorso: in
MANCINO NATURALE, diretto da Salvatore Allocca, lo sport mette in mostra tutte le ambivalenze e le ambiguità del mondo adulto, in cui le scelte sbagliate di una madre (Claudia Gerini) rovesciano il banco delle apparenze e le logiche del compromesso, aiutandola a trovare il coraggio per sostenere il talento di suo figlio e affrontare i fantasmi del suo passato con i quali non ha ancora fatto pace.
In programma ci sono storie di ragazze determinate, che hanno fisicità combattive e consapevoli che con la disciplina sportiva e il duro lavoro sfidano i destini già decisi.
“Il corpo è un tempio meraviglioso a prescindere dalle sue cicatrici, anzi proprio in virtù di esse”. Veronica Yoko Plebani, atleta medaglia di bronzo nel triathlon alle scorse Paralimpiadi, porta sulla pelle i segni di una malattia sconfitta, ma il corpo ha continuato a mostrarlo e lo sport a praticarlo. Il documentario di Maria Iovine,
CORPO A CORPO, è una riflessione audace, all'insegna di una consapevolezza rivoluzionaria della femminilità.
Con
TAKEAWAY, Renzo Carbonera racconta la “marcia” di una sportiva ambiziosa. Maria, con l’aiuto del suo compagno Johnny, metterà alla prova i suoi sogni di successo sconvolti dal doping e dai piani di vendetta di Tom che sovvertiranno gli equilibri familiari. A prestare volto ai vari protagonisti, un cast di prim'ordine, in cui Carlotta Antonelli, Libero De Rienzo, Primo Reggiani, Paolo Calabresi e Anna Ferruzzo, ne sono l’anima. Sono tutte storie di battaglie insopprimibili, che spingono al cambiamento e alla gioia di vivere, come "
LET’S KISS - Franco Grillini storia di una rivoluzione gentile": Filippo Vendemmiati ridà luce alla figura di Franco Grillini, figlio di contadini, laureato in pedagogia, uomo politico e gay tardivo, da sempre impegnato per il riconoscimento dei diritti civili di gay, lesbiche e transessuali. Il racconto ricostruisce, con tono leggero e con materiale documentale inedito, oltre trent’anni di una lotta dura e gentile.
A completare il programma del Panorama Italia un ciclo di proiezioni speciali che arricchiscono, ciascuna con il proprio tono e background d’immagini, il racconto di un’età di viva genialità: ipersensibile e romantica anche quando si finge cinica.
Esattamente 12 mesi dopo l’uscita dal primo film della trilogia (“Sul più bello”), torna ad Alice l’ultimo capitolo del teen dramedy portato al successo dalla Eagle Pictures.
SEMPRE PIÙ BELLO completa un progetto di serialità cinematografica che rappresenta un unicum nel panorama produttivo italiano. Un lavoro lungo un anno che la produzione in piena pandemia, è riuscita a realizzare coinvolgendo un cast di giovanissimi e promettenti attori italiani guidati dalla regia di Claudio Norza. Ludovica Francesconi sarà ancora Marta, affiancata da Jozef Gjura, Gaja Masciale, Riccardo Niceforo e le new entry Giancarlo Commare, Jenny De Nucci, Giuseppe Futia e Diego Giangrasso.
ANNI DA CANE - prima produzione Amazon Original Italia – è un film con cui si può capire la fantasia e l’affascinante semplicità con cui i ragazzi di questa generazione tentano di cambiare la prospettiva del mondo da cui provengono. Stella (Aurora Giovinazzo) è una ragazza di sedici anni che, dopo un incidente d’auto, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei cani, quindi di sette in sette. Dietro la macchina da presa c’è Fabio Mollo (Il sud è niente, Il padre d’Italia) che insieme a Sabrina Impacciatore, Federico Cesari, Isabella Mottinelli e un cameo di Achille Lauro, arricchiscono il cast di una produzione affidata a Notorius Pictures.
Infine, la nuova commedia diretta da Guido Chiesa con protagonista un'inedita coppia: Diego Abatantuono e Frank Matano. UNA NOTTE DA DOTTORE mette insieme un dottore burbero e per nulla empatico che lavora come guardia medica notturna ed un rider trentenne che consegna cibo a domicilio. I due, a causa di un incidente stradale notturno, rischiano di perdere il lavoro. Dopo una serie di rocambolesche (dis)avventure i due impareranno a sostenersi a vicenda e la notte volgerà al termine cambiando in meglio le loro vite.
UN MONDO IN PIÙ è l’opera prima di Luigi Pane. Nel mezzo della pandemia Diego, un ragazzo napoletano, ha appena compiuto diciotto anni. Il ragazzo vive in un quartiere periferico di Roma dove si è trasferito con suo padre Franco, dopo la perdita della madre. Le sue giornate trascorrono introverse e solitarie finché Franco non è costretto a ospitare in casa con loro una misteriosa ragazza, Tea.
01/10/2021, 17:48