FESTIVAL DEL CINEMA IBERO-LATINO AMERICANO - A Roma dal 21 settembre
Grazie alla collaborazione tra l’Apclai – Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia, la Casa del Cinema e la Fondazione Treccani, gli spettatori romani e non solo potranno avvicinarsi al mondo ispanico e scoprirne storie e inquietudini attraverso la proiezione di sei film, compreso il cileno La mirada incenciada, vincitore della manifestazione.
Si inizia il 21 settembre alle ore 18.30 con il documentario spagnolo Angeles con espada di Javier Rioyo Jambrina, che illustra l'ossessione del dittatore Francisco Franco per la Valle dei Caduti, monumento alle porte di Madrid, a gloria di sé stesso e dai costi spropositati, simbolo di un Paese profondamente diviso. Alle ore 20.30, il dominicano Malpaso di Héctor Valdez, storia di frontiera, d'amore fraterno e di discriminazione che ha conquistato il Premio Speciale della Giuria al Festival di Trieste, "per il linguaggio cinematografico molto efficace ed essenziale, con un coinvolgente equilibrio tra l'ambientazione estrema di frontiera e il credibile sviluppo psicologico dei personaggi".
Di nuovo la Spagna con un documentario dedicato a uno dei suoi registi più geniali: giovedì 22 settembre, alle ore 18.30, sarà proiettato Buñuel, un cineasta surrealista di Javier Espada. In serata, alle ore 20.30, la co-produzione ispano-cubano-colombiana Entre perro y lobo di Irene Gutiérrez, che segue gli ultimi samurai della Rivoluzione Cubana, immersi nella selva dell'isola, per mantenere vivo il loro spirito rivoluzionario.
Venerdì 23 settembre, infine, come anticipato, ci sarà alle ore 18.30 la proiezione de La mirada incendiada di Tatiana Gaviola, che ha vinto la 37° edizione del Festival, perché, "partendo da un fatto reale, rivela in maniera drammaturgicamente efficace ed originale un episodio tragico dell'opposizione popolare al regime di Pinochet", ovvero la morte di un giovanissimo fotografo, arso vivo da una pattuglia militare nel 1986, durante la prima protesta nazionale contro la dittatura. Alle ore 20.30, chiuderà la rassegna l'argentino-messicano-norvegese Mapa de sueños latinoamericanos di Martín Weber, che ha incantato il FestCILATS 2021, vincendo diversi premi: Miglior film e Miglior Sceneggiatura nella sezione Contemporanea Concorso e il Premio del Pubblico. Il documentario è del resto intrigante: per vent'anni l'artista argentino Martín Weber ha scattato foto in otto paesi dell'America Latina, chiedendo alle persone che incontrava di scrivere, con un gesso su una lavagnetta, un sogno; anni dopo è tornato per verificare quanto quel sogno si fosse avverato, ottenendo risposte dispari, che contribuiscono a disegnare un ritratto del subcontinente.
I film sono in versione originale, con sottotitoli in italiano curati dal Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste, grazie alla collaborazione con le Università di Trieste e di Udine.
L'ingresso alle proiezioni è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’iniziativa è promossa da Roma Culture ed è parte del programma di Estate Romana 2022.
16/09/2022, 12:48
Marcello Casalino