UN MATRIMONIO MOSTRUOSO - Mostri e Coatti all'Altare
Sequel di "
Una famiglia mostruosa", "
Un matrimonio mostruoso", diretto da
Volfango De Biasi, che lo ha sceneggiato con
Filippo Bologna, Alessandro Bencivenni e Michela Andreozzi, riprende le vicende dei pittoreschi protagonisti: Adalberto (Caccamo), un licantropo sposato all’umana Luna (Rei) dalla quale ha avuto due gemelli, suo padre il conte Vladimiro (Ghini), la madre, la strega Brunilde (Paola Minaccioni che ha sostituito Lucia Ocone), lo zio Nanni (Calabresi), una sorta di “mostro di Frankenstein”, e la sorellina Salmetta (Ciocca), una vampira.
A loro si era unita la famiglia di coatti, i Cornicioni, genitori di Luna, Stella (Spada) e Nando (Lillo) che in questo nuovo capitolo è passato a miglior vita. Il triste evento ha riunito la famiglia allargata per il funerale, ma tutti ignorano che Nando in realtà si trova in un lontano paradiso fiscale. L’unica a saperlo è sua moglie Stella, abbandonata senza un soldo e alla ricerca di un modo per saldare i debiti del “defunto” marito. Stella, in combutta con suo cognato Remo (Memphis), decide di approfittare della crisi matrimoniale tra il consuocero Vladimiro e Brunilde, riuscendo a scalzare nel cuore del vampiro la strega. Ma Brunilde non si dà per vinta, è pronta a tutto per salvare il suo secolare matrimonio.
Questo nuovo capitolo omaggia un caposaldo della commedia come il matrimonio, quello che si apprestano a celebrare l’improbabile coppia costituita da Vladimiro e l’arrivista Stella, mentre Brunilde deve fare i conti con la menopausa e con la perdita dei suoi poteri. Nel frattempo lo zio Nanni ha un nuovo cervello che lo ha reso un’affascinante ammaliatrice, Wanda, che filtra con il padre di Stella, Glauco (Mattioli).
Dopo un primo capitolo non pienamente convincente, Volfango De Biasi sembra aver “aggiustato il tiro” dirigendo una commedia godibile che racconta le crisi di coppia, quella dei giovani Adalberto e Luna alle prese con due neonati “particolari”, un vampiro e un licantropo, e quella di Vladimiro e Brunilde, da secoli insieme per i quali il fuoco della passione si è spento da tempo, e di come ogni famiglia è mostruosa a suo modo, anche quella degli umani con la capofamiglia Stella, una esilarante
Ilaria Spada, che dà anche in questo film una prova comica convincente, seconda solo a
Paola Minaccioni, perfetta nei panni della sofisticata e nobile strega in crisi. Una commedia per famiglie che con buoni effetti speciali riesce a intrattenere, parlando anche di buoni sentimenti, seppur “mostruosi”, e ironizzando sui matrimoni “misti”, e su temi “caldi” nella nostra società, come la fluidità di genere.
26/06/2023, 08:43
Caterina Sabato