CINQUANTADUE - Anteprima a Roma al RIFF 22

Sarà presentato a Roma in concorso al XXII° Riff Rome Independent Film Festival sabato 18 novembre alle ore 20:00 al Nuovo Cinema Aquila, lo short movie “Cinquantadue” che segna l’esordio dietro la macchina da presa del giovane regista Andrea Bernardini insieme a Sebastiano Casella e che vede protagonisti nei panni di Adele Manuela Zero (Quasi orfano, Loro, Go go tales) e Maurizio Tesei in quelli del compagno violento. (Lo chiamavano Jeeg Robot, Il Contagio, Credimi!).

Adele si muove nella periferia sud di Roma in un quartiere difficile fatto di caseggiati popolari e cieli grigi, un sottobosco ai margini della società. La convivenza con un uomo violento la porterà a prendere una decisione drammatica che non le permetterà di tornare più indietro. Cinquantadue è una storia drammatica di violenza di genere (il prossimo 25 novembre sarà la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne) e ci impone un quesito: fino a che punto è lecito spingersi quando la disperazione prende il sopravvento? Quando siamo imprigionati in una situazione dalla quale non riusciamo a tirarci fuori, abbiamo davanti un bivio: accettarla passivamente o essere disposti a tutto per cambiarla. Giungendo pure alle sue estreme conseguenze.
Adele tuttavia, non è una donna in cerca di vendetta: paralizzata dalla paura, incapace di scegliere il cammino più semplice all’improvviso trova dentro di sé la forza necessaria a rompere il meccanismo che la tiene imprigionata. E l’atto compiuto dalla protagonista, trova al sua giustificazione nella necessità dello stesso. Ma non solo, L’analisi del contesto all’interno del quale avviene l’azione difensiva di una donna in pericolo deve essere accurata, al fine di evidenziare gli effetti che la violenza stessa produce sul comportamento di chi la subisce.

"Volevamo che il corto fosse provocatorio, che lasciasse lo spettatore in sospeso, non appagato. Molte domande aperte a cui dare una risposta. L'idea basilare è che lo spettatore abbia un ruolo attivo nell’interpretazione e sia, in qualche modo, obbligato a riflettere”. (Andrea Bernardini)

“Adele è una donna sola, che si è spenta poco alla volta. E il buio che la abita tinge le pareti della scena con colori cupi e bruciati, opprimenti, fino a farne un’immagine riflessa del suo dramma interiore”. (Sebastiano Casella)