CALL MY AGENT - Il dietro le quinte del cinema italiano

Lo scoppiettante dietro le quinte del cinema italiano torna protagonista su Sky dal 22 marzo (in streaming solo su Now) con la seconda serie di Call My Agent, la serie prodotta da Sky Studios e Palomar e remake del cult francese Dix pour cent. Con l’immaginaria agenzia di spettacolo Claudio Maiorana (ma nella seconda puntata della nuova serie arriva un nuovo proprietario a tempo…) alle prese con contratti e capricci delle star, rivalità interne e segreti da non rivelare.

Sei nuovi episodi (due a settimana su Sky Serie tutti i venerdì in prima serata) diretti da Luca Ribuoli e scritti da Lisa Nur Sultan con Federico Boccomo e Dario Damato con la presenza dello stesso cast della prima serie (Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico, Marzia Ubaldi (commozione alla presentazione stampa per il ricordo dell’attrice scomparsa lo scorso ottobre), Sara Lazzaro, Francesco Russo, Paola Buratto, Kaze, Pietro De Nova e la partecipazione di Emanuela Fanelli, Corrado Guzzanti) affiancato dalle nuove guest star Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi (irresistibili nella prima puntata alle prese con un misterioso film da interpretare e del quale non conoscono il copione), Gabriele Muccino e Gianmarco Tognazzi come il Brendan Fraser di The Whale, Claudio Santamaria e Francesca Barra, Serena Rossi e Davide Devenuto, Elodie e Sabrina Impacciatore in versione madrina al Festival di Venezia (riprese effettuate al Lido proprio durante la Mostra del Cinema).

“Lavorare sulla seconda stagione di Call My Agent - Italia insieme a Sky è stata per Palomar un’occasione imperdibile per continuare a proporre un punto di vista particolare e sempre diverso agli spettatori sul mondo dello spettacolo e invitarli a entrare in quel microcosmo ammantato di mito che è il jet set” ha detto il produttore Carlo Degli Esposti che ha già annunciato la terza stagione. “Grazie alla scrittura di Lisa Nur Sultan e alla regia di Luca Ribuoli, partendo dal modello francese di “Dix pour cent”, abbiamo provato a raccontare le passioni, le manie e le ambizioni delle star del cinema italiano e quelle dei loro agenti. La CMA si è trasformata in un vero e proprio luogo fisico in cui raccontare l’Italia intera e dove ripercorrere la storia del nostro cinema e della televisione, svelarne i segreti e sondarne i misteri, facendo di Call My Agent non un semplice adattamento, ma una serie squisitamente italiana”.

“Questa seconda serie si è rivelata molto più dura da girare” dice invece il regista Luca Ribuoli “è stata una sfida produttiva complessa e ambiziosa con sentimenti relazionali tra i personaggi più profondi rispetto alla prima versione. Abbiamo voluto affondare nell’emotività delle star. Quel che accade alla star ha a che fare con gli impulsi, le paure, i desideri e i sogni, gli equilibri cercati e quasi mai trovati per sopravvivere a se stessa, per assicurarsi un’occasione di entrare nell’Olimpo, di consolidare quello status, di ritrovare la fiducia e la stima degli altri, di accreditarsi per esistere dentro e fuori la scena. Gli affetti e gli amori, insomma le cose importanti, sono quasi degli incidenti che bisogna far rientrare nel treno dello spettacolo-vita, che corre veloce e che nessuno sa o può fermare. Il risultato è una serie sull’orlo di una crisi di nervi, immersa nell’incomprensibile e inafferrabile mondo contemporaneo”.