HOMETOWN | MUTONIA - In streaming su OPENDDB
A Santarcangelo di Romagna, vicino Rimini, da 35 anni c’è un “villaggio degli scarti”, con gigantesche sculture e installazioni ricavate da rottami riciclati, bizzarri robot saldati in ferro: è Mutonia, un mito locale e internazionale, abitato da artisti e attivisti che mirano al recupero del rapporto dell’uomo con la natura e degli oggetti in un’ottica post-industriale. Ma il villaggio, ideato e creato dalla Mutoid Waste Company, rischia ora di sparire ed essere sgomberato. Per rivivere l’origine di questa storia,
OpenDDB presenta in streaming “
Hometown | Mutonia”, il documentario di ZimmerFrei del 2013, disponibile online da giovedì 20 marzo 2025, sulla piattaforma di opere indipendenti più grande in Europa.
Dagli universi post-apocalittici di Blade Runner e Mad Max, a due passi dalla riviera romagnola, simbolo e ricordo di vacanze italiane: realizzato con la partecipazione degli abitanti del villaggio, il film racconta i suoi Mutoid, una città temporanea che si trasforma nel tempo, in relazione a un contesto urbano, territoriale e sociale più grande. Nata con lo spirito anarchico, dissacrante e sperimentatore dei cyber punk che l’hanno fondata, la cittadella ha ospitato due generazioni di traveller e ne è diventata un luogo di origine, una “madrepatria” in cui tornare periodicamente o fermarsi per crescere i figli. Questo originale luogo dell’abitare, fatto di rottami assemblati e veicoli trasformati in casa, è ora esposto al rischio di sparizione, poiché non esiste una regolamentazione urbanistica che contempli la sua eccezionalità, che in fondo è fatta di quotidianità e invenzione, fragilità e energia, trasgressione e bisogno di radicamento (come ogni altra vita). Infatti, Mutonia rischia di scomparire dopo che una sentenza del Consiglio di Stato a gennaio ha dichiarato abusive le case degli artisti, dopo una battaglia legale durata decenni, nonostante il favore delle istituzioni locali per la conservazione e memoria del villaggio.
Tutto inizia nel 1991, quando il gruppo Mutoid Waste Company fu invitato al Festival di Santarcangelo per un progetto speciale che ha radunato artisti, scultori, costruttori e viaggiatori inglesi, francesi, tedeschi e italiani della scena punk, cyber e post-industrial. Invece di ripartire alla fine del festival, i Mutoid sono rimasti. E il terreno in cui avevano allestito il loro spettacolo di sculture meccaniche e mutanti è diventato “il Campo dei Mutoid”. Mutoid Waste Company è un gruppo fondato nel Regno Unito da Joe Rush e Robin Cooke nei primi anni ‘80: ha realizzato sculture, installazioni, esposizioni, spettacoli, parate e show di piazza, feste, concerti, rave party, festival, workshop, parchi divertimento, scenografie, arredi, costumi per il cinema e per la moda, anche in collaborazione con altri artisti e dando luogo alla formazione di ulteriori gruppi e raggruppamenti temporanei. Nel 2012 la Mutoid Waste Company ha chiuso le Paralimpiadi di Londra con una parata di macchine mutanti, acrobati e fuochi pirotecnici
Il collettivo ZimmerFrei è stato fondato a Bologna nel 2000 ed è formato da Anna de Manincor (artista e filmmaker), Massimo Carozzi (musicista e sound designer) e fino al 2019 anche da Anna Rispoli (artista e regista). La pratica di ZimmerFrei combina linguaggi diversi e spazia dai film documentari alla videoarte, dai progetti sonori alla performance, e poi laboratori partecipativi, video installazioni multi canale e interventi nello spazio pubblico.
20/03/2025, 09:53