CERCANDO ITACA - Con Ulisse alla scoperta della Calabria
Stranissimo prodotto ibrido questo
Cercando Itaca di Stefano Basso, un documentario tra finzione e ricerca storica sull’ ‘omphalos’, l’ombelico del Mediterraneo, quello che i Romani chiamavano il Mare Nostrum.
Il regista cerca una forma narrativa nuova per raccontare un universo geografico e letterario già ampiamente frequentato sia dal cinema che dalla scrittura. Molti sospettano tra l’altro che Omero, l’autore dell’Odissea fosse Calabrese, in quanto i primi dodici libri dell’Odissea sono ambientati in Italia meridionale. Ecco che entra in gioco dunque una giovane calabrese, che abita in Germania e che ha lasciando la sua terra di origine, come molti dei suoi coetanei.
Dopo un sogno premonitore, la ragazza incontrerà proprio Ulisse, che perso sulle coste calabre affronterà con lei quasi un viaggio esistenziale ed iniziatico. Qui si innesta il gioco registico di Basso, che alterna le scene di fiction di Ulisse e la protagonista, con molte interviste ad esperti e persone che hanno a che fare col territorio della Calabria. Il montaggio frizzante e veloce guida lo spettatore dentro e fuori la materia del film che verte principalmente sull’archetipo del viaggio e del ritrovare se stessi nella confusione dell’esistenza.
Senza il racconto di Omero, Cervantes, Defoe, Stevenson, Kafka, Joyce non avrebbero scritto i loro capolavori. Siamo tutti un po’ figli di Ulisse. Ciascuno con la propria odissea personale. Arianna, la giovane protagonista di diciotto anni e Ulisse sono a loro modo dei ‘personaggi in cerca di autore’ che ci fanno conoscere il patrimonio storico-artistico di tutta la Calabria: da Pentidattilo a Riace, il borgo dei Bronzi, dal Teatro nel Parco di Scolacium nel catanzarese a Capo Vaticano, dalla spiaggia di Punta Pezzo e Cannitello a Scilla e Cariddi, sopra e sotto la superficie del mare, dall’Aspromonte a Crotone, presso il tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna a Crotone, per arrivare alla fine del viaggio a Reggio, con il Museo Archeologico. Il film è ben realizzato, ha una sua grazia ed ironia, riuscendo comunque a rispettare l’autorialità del regista senza cadere troppo nello stile del documentario di promozione turistica e culturale.
10/04/2025, 08:15
Duccio Ricciardelli