Sinossi *: Il documentario Per chi suona Campanella: dal flop al cult intende omaggiare questo discusso artista, capace di suscitare reazioni molto contrastanti tra chi lo critica ferocemente e chi lo ammira per la sua originalità, l’autoironia e il suo essere “politicamente scorretto”. D’altra parte, i suoi lavori, forse un po’ troppo “avanti” per i periodi in cui vennero concepiti e, di conseguenza, “disturbanti”, non furono troppo capiti. E Rampelli non si limita a ripercorrere la carriera di Campanella, ma scava a fondo sulla sua controversa personalità attraverso le testimonianze di molti addetti ai lavori che lo conoscono assai bene; mentre, tra i vari intervistati, a fare da filo conduttore è il professor Fabio Melelli, autorevole docente di Storia del Cinema presso l’Università di Perugia.
Quindi, Per chi suona Campanella: dal flop al cult rappresenta l’ulteriore testimonianza del momento favorevole che sta vivendo Pierfrancesco Campanella, reduce oltretutto dai numerosi premi conquistati dal suo ultimo cortometraggio: Sacrificio disumano interpretato da Maria Grazia Cucinotta, trionfatore, tra gli altri, presso l’Hollywood Blood Horror Festival, il Rome International Movie Awards, il San Marino Green Movie, il Castelli Romani Film International, il Terra di Siena Film Festival, l’Ostia Film Festival, il Digital Media Festival, il Cubo Cine Festival e Primo Piano sull’Autore: Pianeta donna, prestigiosa rassegna curata da Franco Mariotti.
Ma per Pierfrancesco Campanella gli impegni dietro la macchina da presa non si fermano, in quanto sono in lavorazione un documentario sulla “beat generation”, un lungometraggio horror per il grande schermo provvisoriamente intitolato La lista micidiale e, infine, Il provino, short sulle molestie alle attrici da parte di registi e produttori, di cui è anche protagonista insieme alla brassiana Francesca Nunzi, a Nicholas Gallo e a Valeria Di Pace.