Romano, regista e autore cinematografico, teatrale e televisivo, Ugo Gregoretti è considerato uno dei più acuti e intelligenti personaggi dello spettacolo italiano. Giovane redattore della RAl, esordisce in televisione come autore del programma Controfagotto, in cui afferma quella vena innovatrice, fatta di graffiante ironia e affettuosa partecipazione, che caratterizzerà la sua opera. Con il film “l nuovi angeli” Gregoretti trasferisce questa sua vena nel cinema offrendo una riuscita rappresentazione, tra l'i...visualizza tuttoinchiesta e la pochade, dell'ltalia giovanile e dei fermenti culturali dell’epoca. Successivamente, con l'episodio “ll pollo ruspante" del film “ROGOPAG” acronimo di Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti ed il fantascientifico “Omicron” , il regista fornisce nuove e convincenti prove della sua visione critica, talora fortemente polemica, della società dei consumi e della condizione umana della civiltà di massa. Tornato al mezzo televisivo, Ugo Gregoretti segna con gli sceneggiati Il Circolo Pickwick, le Tigri di Mompracen e altri lavori, una delle più originali stagioni della produzione televisiva; originalità che viene riproposta negli anni successivi con Uova fatali, Viaggio a Goldonia, il programma su Zavattini: Straparole, il documentario La Sicilia del Gattopardo, il programma radiofonico il Teatrino di casa mia, fino a Sottotraccia, mirabile esempio di rivisitazione in chiave affettuosamente ironica di un'ltalia minore. Intanto Gregoretti continuava la sua personale ricerca e sperimentazione nella regia teatrale, sia di prosa che operistica, con decine e decine di allestimenti nei più importanti teatri italiani. Quali momenti di straordinario impegno culturale e inventivo restano, tra tutti, le pluriennali direzioni artistiche del Teatro Stabile di Torino e della rassegna Benevento Città Spettacolo, mentre, in campo cinematografico, ricordiamo il delicato Maggio Musicale e di nuovo per la RAI, lo sceneggiato il Conte di Montecristo, in cui la vicenda del celebre romanzo veniva abilmente utilizzata per una storia satirica dei fatti e misfatti dell'ltalia di allora. Quale che sia il mezzo e la situazione prescelti, il lavoro di Gregoretti ha continuato a caratterizzarsi per uno stile e un linguaggio in cui lo humor e la satira si mescolano ad una profonda e cordiale umanità: uno stile elegante, personalissimo, sobrio; un esempio di quella colta levità e leggerezza di calviniana memoria che fa di Gregoretti uno dei maestri dello spettacolo italiano. A Pontelandolfo (BN) nel Palazzo Rinaldi, ha sede l’Archivio Ugo Gregoretti, dove in alcune stanze, sono conservati i materiali della sua lunga e multiforme opera. L’Archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dal MIBACT.