Si forma sul campo come filmaker indipendente producendo e dirigendo diversi documentari e cortometraggi che analizzano il tessuto sociale e i fatti storici della Sicilia. Nel 2000, con “I gitani della mia città”, ambientato nel campo nomadi della Favorita a Palermo, vince il primo premio come miglior documentario al Festival “Prima Aziz”. Il suo “C’è molto da aspettare” (2003), ambientato un salone di barbieri, si classifica al 1° posto come miglior cortometraggio al festival Visionaria di Siena e a Un mare di co...visualizza tuttoorti di San Vito Lo Capo. Nel 2004 realizza il corto “Racconto di un successo”, dove si celebra la carriera del cantante neomelodico Enzo Scugnizzo. L’opera viene selezionata per il Festival Visioni Italiane di Bologna e vince il Premio Cinit a Eolie in Video di Lipari. Nel 2006 è la volta di “Miracolo a Ballarò”, la storia di un miracolato e della sua famiglia, con cui vince lo Zabut Film Festival, il Collecchio Video Film ed il Premio MINI support cinema a Eolie in Video. Nel 2009 realizza un documentario sull’Arte contemporanea in Sicilia dal titolo “Lo spirito del tempo” e nel 2010 il documentario che racconta la vita del pugile Pino Leto, Campione Europeo, dal titolo “Miricano – dalla strada al ring”. Ulteriori riconoscimenti nel 2012 raccoglie il cortometraggio a soggetto “L’Oro di Nicola”. Nel 2010 il Museo del cinema di Torino gli dedica una retrospettiva che poi viene proiettata anche a Parigi. Per seguire la passione cinematografica e potersi autoprodurre i film – tutti incentrati sulla memoria storica della Sicilia - lavora come cameriere in un noto bar di Palermo.