Sinossi *: Qual è il ruolo di Predappio negli immaginari dell'Italia di oggi? Perché la città del duce è ancora oggetto di visite nostalgiche e di rituali altrove impensabili?
Il film cerca di esplorare quella che fu la prima città di nuova fondazione fascista, voluta da Mussolini sin dal 1925. Oggi Predappio è un campionario di stili architettonici del ventennio, meta di un turismo della memoria legato alla casa natale e alla tomba del duce, propagato da una oggettistica pseudo storica. Un luogo fortemente simbolico, che il film racconta in immersione diretta, sia durante i raduni dei “nuovi fascisti” che nella quotidianità di una cittadina di provincia. Una specie di passato che non passa, di eredità difficile da gestire sembra emergere osservando cinegiornali, documentari, film familiari del ventennio: “cinema” che contribuì a edificare architetture mentali persistenti ancor oggi, in grado di determinare comportamenti, pellegrinaggi, modi di intendere la “città natale del duce”. Visioni, spesso, “granitiche”, che il film cerca di esplorare attraverso le riflessioni di due testimoni d’eccezione, gli storici Pierre Sorlin e David Forgacs.
Note:
Materiali d’Archivio tratti dall'Istituto Luce, Associazione Home Movies, AAMOD e dai fondi pubblici e privati per materiale fotografico.