Sinossi *: Aldo Del Serio è sparito. Era in vacanza ai tropici con la moglie e c’è stato uno tsunami. Nessuno riesce a mettersi in contatto con lui, e la situazione è grave: la sua azienda di ceramiche di eccellenza è rimasta senza guida e ha un bambino bielorusso appena adottato – Natoli (Leonardo della Bianca) – da accogliere all’aeroporto.
Bisogna trovare qualcuno che lo sostituisca, e si pensa subito ad uno di famiglia. Ma c’è solo il fratello Paolo (Giovanni Scifoni), uno sfaccendato bambinone che si spaccia per fotografo per rimorchiare le modelle. Bisogna trasformarlo in un padre/manager prima che il bambino, i servizi sociali e il mercato della ceramica si accorgano che non lo è…
Per fortuna c’è Manuela (Nicole Grimaudo), operaia in azienda, mix di affidabilità, buoni principi, bellezza popolana e intransigenza: è la vicina di casa di Paolo. Lo odia – lui sciupafemmine nullafacente, lei sognatrice operosa – ma adora, ricambiata, il bambino.
Sta ai due superare le granitiche, reciproche diffidenze per il bene del bambino e per tenere a galla la fabbrica in attesa del ritorno di Aldo. La vita in azienda però è dura. Sono tempi di crisi: niente credito, meno ordini, più tasse… I bilanci sono in rosso: per salvare l’azienda bisogna licenziare parte degli operai, e Manuela è tra questi.
È il momento per Paolo di diventare uomo…