Sinossi *:
Un asilo in una tenda yurta immerso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove il tempo sembra essersi fermato. Nel 2016 un terremoto di magnitudo 6.5, il più forte degli ultimi anni, ha distrutto la scuola che non è stata ancora ricostruita e forse non lo sarà mai più. L’educatrice Federica, i piccoli Kilian e Nina e gli altri bambini della classe presidiano il borgo di Vallato, nel cratere del terremoto, dove ora non vive più nessuno. Poi il lockdown per Covid-19 è arrivato ed ha peggiorato le cose. Come andare avanti? Federica e i ragazzi hanno deciso di reinventare la propria esistenza e di difendere lo spazio di terra dove loro vorrebbero che venisse costruita la nuova struttura. Un presidio messo in atto vivendo quotidianamente quel piccolo spazio di terra. Vicino all’asilo, vive un’anziana signora, Maria, tra un container e una roulotte. Non vuole lasciare la sua casa dal tetto crollato. Questi due mondi si toccano e si incrociano, imparando a stare, a restare, perché tutto quello che hanno è “qui”, in uno spazio fragile, dove ci si educa al dolore. L’abitare è la radice dell’essere in un luogo. Un cosmo così fragile dove i bambini si riveleranno decisi a fronteggiare le solitudini e le paure dei grandi, risvegliando il senso di meraviglia e di magia sul mondo, come dei racconti animati che emergono dalla loro fantasia.


Direttore di produzione:
Fabrizio Catalano

Organizzazione:
Mimmo Latanza

Produttore esecutivo:
Gianluca Orru'

FOTO


NOTIZIE 'Tutto e' Qui'



Note:
Il documentario “Tutto è qui” è stato tra i selezionati e finalista all’edizione IDS Academy Doc Screenings 2018 - Match Making Projects.

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